All’interno della sezione antologica Art & Plastics che a Plast 2023 sarà dedicata alle opere d’arte realizzate utilizzando la plastica come materiale d’elezione, topylabrys, al secolo Ornella Piluso, proporrà le opere più recenti frutto della sua attività di ricerca e sperimentazione fra arte e design. I lavori esposti tracceranno un percorso caratterizzato da tre differenti direttrici tematiche e di indagine sui materiali plastici: “Transizione Ecologica: il bestiario di topylabrys”; “Scarti di produzione di plastiche morbide”; “Architetture olfattive”.
Quanto all’indagine artistica, “Transizione Ecologica: il bestiario di topylabrys” raggruppa una serie di inedite sperimentazioni realizzate con materiali di seconda scelta e di scarto (forniti dall’azienda Slide) rappresentate da improbabili animali il cui istinto all’adattamento rimanda alla duttilità dei materiali plastici stessi. L’artista, immaginando un’ipotetica mutazione genetica che gli animali potrebbero compiere per continuare a sopravvivere, affronta un tema che da sempre ha caratterizzato l’evoluzione sul nostro pianeta, che ora rischia un’accelerazione a causa del cambiamento climatico in atto. topylabrys si chiede, quindi, se noi esseri umani saremo in grado di sostenerne il passo.
Sempre nell’ambito della ricerca artistica, per “Scarti di produzione di plastiche morbide”, libere reinterpretazioni di fibre polimeriche provenienti da scarti tessili, topylabrys trae ispirazione dai fossili e lavora la materia immaginando che in futuro divenga un prezioso ritrovamento paleontologico. “La plastica pur se tanto temuta è in fondo un materiale di derivazione naturale, la responsabilità sta nell’essere umano e nella gestione che ne fa”, ha dichiarato a tale proposito l’artista.
Ultimo ma non ultimo, al design è invece dedicata “Architetture Olfattive”, la sperimentazione che, realizzata in collaborazione con l’azienda Visione Olfattive di Silvio Pella, indaga possibili sinergie fra la forma dei materiali plastici e l’olfatto, un percorso di comunicazione immateriale ed emozionale.
Il corpus di opere presentate da topylabrys, dunque, riassumerà la sua attività di indagine formale in un contesto di vicendevole contaminazione tra tecnologia e arte, i cui rispettivi prodotti e opere saranno accomunate dal serio e meticoloso lavoro di ricerca e di sviluppo alla base degli uni e delle altre, rendendone plausibile e stimolante per entrambi l’accostamento.