La recente inchiesta di Repubblica.it sull’inquinamento acustico parla chiaro: un quinto della popolazione è esposta a livelli di rumore eccessivo, 10 mila vittime l’anno in Europa, aumento di malattie cardiache, disturbi del sonno, problemi cognitivi nei bambini, con le conseguenti procedure d’infrazione contro l’Italia per la mancata attuazione di piani di risanamento, che si tramuteranno - se la situazione non cambia entro il prossimo anno - in salate e periodiche multe. Un problema ambientale che, anche se spesso sottovalutato, si fa “sentire”.
Ma una soluzione, che può sicuramente fare la differenza in questo contesto, sembra giungere da Ecopneus (la società senza scopo di lucro principale responsabile della gestione dei PFU in Italia) e dalle “gomme” delle nostre auto, una volta arrivate a fine vita. La gomma riciclata, infatti, unita al comune bitume per asfalti, consente di ottenere una pavimentazione fonoassorbente che riesce a ridurre il rumore da traffico fino a 7dB(A) e che dura fino a tre volte di più di un asfalto tradizionale, grazie alla migliore resistenza a crepe e fessurazioni. Si tratta di una tecnologia nata in America negli Anni Sessanta e ormai diffusa in tutto il mondo.
E se, come riporta l’inchiesta, a ogni decibel di superamento dei limiti previsti dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) corrisponde un aumento del 5% degli interventi di pronto soccorso per problemi cardiaci, si comprende il grande valore di questa soluzione per il benessere della popolazione.
Spesso si è cercato di sanare i livelli di rumore eccessivi mediante le barriere acustiche. Una soluzione valida, ma che in molti casi non può essere utilizzata, innanzi tutto nei centri urbani - dove le case possono essere oscurate dalle barriere - oppure in particolari contesti paesaggistici.
Ci sono poi gli aspetti economici, nodo cruciale per le Pubbliche Amministrazioni in tempi di spending review e “Sblocca Italia”. Se per l’installazione di barriere antirumore i costi si aggirano intorno a 1000 - 1500 euro/m, l’impiego di asfalti fonoassorbenti con gomma da PFU (Pneumatici Fuori Uso) è certamente una strategia d’ intervento meno onerosa, con un costo di circa 10 euro/m2. Stando ai dati di Ecopneus - fortemente impegnata per lo sviluppo di questa valida applicazione - ad oggi in Italia esistono oltre 235 km di strade realizzate con asfalti modificati con polverino di gomma e i cittadini di tanti Comuni in Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Toscana, Trentino Alto Adige, Piemonte e Veneto possono già beneficiare dei vantaggi di questa tecnologia.