L’assemblea ordinaria Corepla, il consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, svoltasi il 13 maggio, ha approvato il bilancio dell’esercizio 2014 e la nuova edizione del Rapporto di Sostenibilità. Si tratta di un bilancio positivo non solo nello svolgimento della sua missione istituzionale, ma anche per le sue importanti ricadute sociali, ambientali, industriali e occupazionali.
Anzitutto emerge che è cresciuto il riciclo. Sono state 450 mila le tonnellate di rifiuti di imballaggio in plastica provenienti dalla raccolta differenziata riciclate nel 2014. A tale cifra vanno aggiunti i quantitativi di imballaggi in plastica riciclati da operatori industriali indipendenti provenienti dalle attività commerciali e industriali, pari a 323 mila tonnellate, per un riciclo complessivo di circa 780 mila tonnellate. Sono stati recuperati anche quegli imballaggi che ancora faticano a trovare sbocchi industriali verso il riciclo meccanico e il mercato delle materie plastiche riciclate. Circa 349 mila tonnellate sono state utilizzate come materie prime per produrre energia al posto di combustibili fossili. Le nuove tecnologie e l’esperienza pluriennale nel riciclo hanno reso il mercato delle materie prime seconde un settore di qualità. Oggi è possibile realizzare bottiglie in PET con il 50% di materiale riciclato. Selezionando gli imballaggi in polipropilene rigido (che nel resto d’Europa non vengono quasi mai raccolti) Corepla è in grado di fornire alle aziende riciclatrici la materia prima per la produzione di polipropilene riciclato, per il quale esiste una forte domanda. E ancora. L’Italia è il primo paese in Europa in grado di valorizzare il riciclo di prodotti termoformati a base PET sia mono sia multi materiale (vaschette). Infine, con la messa al bando degli shopper monouso è stata incrementata la richiesta di sacchetti e shopper riutilizzabili (essenzialmente LDPE) nella cui matrice il polimero riciclato è presente in blend o anche al 100%.
Nel 2014 è migliorata anche l’efficienza complessiva di riciclo e recupero. L’obiettivo discarica zero è già realtà. Solo lo 0,8% del materiale raccolto (costituito da frazioni estranee non riciclabili e non recuperabili) è stato avviato a discarica, evitando in tal modo l’immissione di circa 27 milioni di metri cubi di rifiuti. È importante anche il contributo Corepla al bilancio energetico del Paese. Con il riciclo degli imballaggi in plastica provenienti dalle raccolte differenziate, nel 2014 sono stati risparmiati oltre 8 mila GWh. L’immesso al consumo 2014 di imballaggi in plastica è risultato pari a 2082 kT (52% imballaggi rigidi, 40% imballaggi flessibili e 8% imballaggi di protezione/accessori). Tra i polimeri più utilizzati: PE, PP e PET.
Anche la raccolta differenziata ha continuato a crescere. Nel 2014 sono oltre 830 mila le tonnellate di imballaggi in plastica (+8% rispetto al 2013) raccolte in modo differenziato. Questo aumento è di molto superiore all’incremento (1,9% rispetto al 2013) dell’immesso al consumo. Il primato notevole sia per il comparto sia per i 7306 Comuni che hanno avviato il servizio di raccolta è da attribuirsi soprattutto a due fattori: un incremento significativo della raccolta in zone storicamente difficili come il Mezzogiorno e l’ulteriore aumento anche tra “i primi della classe” (per esempio, il Veneto, passato da 20 a 21 kg circa per abitante). Il dato medio nazionale di raccolta procapite è passato da 12,9 a 13,9 kg annui per abitante. Nel Nord Est si registra la raccolta più alta di tutta Italia. Veneto e Trentino guidano la classifica; seguono il Nord Ovest (Piemonte e Lombardia intorno ai 16,5 kg) e il Centro (Marche 18,1 kg), Sud e Isole, con in testa Sardegna e Campania con oltre 15 kg annui per abitante. In coda Basilicata e Sicilia.
Il servizio di raccolta risulta sempre più capillare. Sono 7306 i Comuni serviti e oltre 57 milioni i cittadini coinvolti, pari al 96% del totale. Nel 2014 sono stati riconosciuti da Corepla oltre 234 milioni di euro ai Comuni o ai loro operatori delegati, a copertura dei maggiori oneri sostenuti per l’effettuazione dei servizi di raccolta differenziata degli imballaggi in plastica.
“Il puntuale impegno di Corepla, anno dopo anno, continua a crescere creando valore e benefici netti per il Paese. Non solo. Mi piace ricordare che l’Italia è all’avanguardia in Europa nel know-how sul riciclo degli imballaggi in plastica. Ricicliamo, infatti, imballaggi che in altri paesi non vengono nemmeno raccolti. I risultati di oggi sono incoraggianti e di soddisfazione. Ma potremmo fare di più liberando risorse economiche oggi impegnate ad avviare a recupero energetico gli imballaggi in plastica difficili da riciclare, risorse che il consorzio potrebbe destinare a iniziative volte all’incremento degli indici di riciclo. Infine desidero sottolineare che se riuscissimo ad avviare nel nostro Sud raccolte differenziate di qualità, con conseguenti numeri vicini a quelli ottenuti nel Nord Italia, saremmo i migliori in Europa”, ha commentato Giorgio Quagliuolo, presidente di Corepla.