L’associazione dei produttori di materie platiche europee, PlasticsEurope, condivide l'obiettivo generale della "Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulla riduzione dell'impatto sull'ambiente di determinati prodotti in plastica" presentata il 28 maggio dalla Commissione europea.
Il marine litter è il risultato di una serie di fattori, i più importanti dei quali sono i comportamenti individuali e l’inadeguata gestione dei rifiuti addirittura assente in alcune parti del mondo. PlasticsEurope è in prima linea nella lotta alla dispersione delle plastiche nell'ambiente con il “Voluntary Commitment, Plastics 2030” che ha l’obiettivo del completo recupero dei rifiuti in plastica entro il 2030.
Secondo l’associazione, il marine litter è un problema complesso, e va affrontato su più fronti. Anzitutto, occorre modificare i comportamenti. Il consumatore deve agire con responsabilità nei confronti dei rifiuti in plastica e le istituzioni europee e nazionali e l’industria, devono sostenere questo cambiamento con opportuni programmi di educazione dei cittadini, in particolare delle giovani generazioni, per un pieno coinvolgimento e massima consapevolezza degli obiettivi dell’economia circolare.
Occorrono poi infrastrutture adeguate per la gestione dei rifiuti. Le istituzioni nazionali e locali dovrebbero considerare nei propri programmi misure atte a colmare l’eventuale mancanza di infrastrutture idonee a una moderna gestione dei rifiuti evitando, per quanto possibile, il conferimento in discarica.
Secondo PlasticsEurope, il divieto all’utilizzo di alcuni dei manufatti in plastica cosiddetti monouso, che, fra l’altro, hanno il minor impatto ambientale rispetto agli stessi prodotti in altri materiali, non è affatto la soluzione per risolvere il problema del marine litter. Si tratta, piuttosto, di una scorciatoia che non avrà effetti decisivi nella risoluzione del problema.
La visione di PlasticsEurope è quella di evitare che qualsiasi rifiuto finisca in mare e, d’altro canto, la plastica è una risorsa troppo preziosa per essere gettata via. PlasticsEurope sostiene tutte quelle attività atte a impedire che la plastica finisca in fiumi, laghi, oceani e discariche, condividendo le esperienze migliori e tutte le informazioni acquisite relativamente alla gestione dei rifiuti, anche per mezzo di eventi quali PolyTalk e IdentiPlast, promuovendo un comportamento responsabile del consumatore attraverso progetti quale Recykling Rejs o diventando collaboratore diretto, in qualità di osservatore, delle convenzioni sui “Regional Seas”.
Le ambizioni in materia di economia circolare svolgono un ruolo importante nell'affrontare il marine litter alla fonte, promuovendo l’analisi del ciclo di vita e un utilizzo efficiente delle risorse.