Silenziosi, sostenibili e più resistenti a fessurazioni e buche. Sono gli oltre 520 km/corsia di strade già realizzati in Italia con asfalti modificati con polverino di gomma riciclata dai PFU (Pneumatici Fuori Uso), come confermato anche da una recente sperimentazione condotta sulle strade Anas. E un nuovo impulso è atteso con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto “End of Waste” per la gomma riciclata dei PFU.
L’impiego del polverino di gomma riciclata dai PFU (Pneumatici Fuori Uso) permette di realizzare asfalti dalle prestazioni ottimali che attirano un crescente interesse anche in Italia, viste le sue eccellenti proprietà: riduzione fino a 7 dB del rumore generato dal passaggio dei veicoli e una durata fino a 3 volte superiore rispetto agli asfalti convenzionali, in virtù della maggiore resistenza all’usura e alla formazione di crepe e buche; aspetto che consente anche un conseguente contenimento dei costi di manutenzione nel medio-lungo periodo.
Gli asfalti modificati con gomma riciclata sono infatti una soluzione che permette di investire al meglio le risorse per le infrastrutture stradali, riducendo i disagi per gli utenti e l’impatto ambientale dell’attività di costruzione e manutenzione delle strade. Una tecnologia dalle elevate prestazioni e con più di cinquant’anni di esperienze internazionali, dagli USA alla Svezia fino alla Spagna, a cui in Italia si sono già affidate 38 province.
Secondo i dati forniti da Ecopneus, la società senza scopo di lucro tra i principali operatori della gestione dei Pneumatici Fuori Uso in Italia, a oggi sono stati realizzati complessivamente in Italia oltre 520 km/corsie di strade con l’impiego di asfalto modificato con gomma riciclata da PFU, con un incremento rispetto allo scorso anno di oltre 170 mila metri quadri di nuove strade realizzate in tutto il Paese.
“Monitoriamo alcune strade con asfalto modificato realizzate anche 10 anni fa e le condizioni in cui si trovano così come le prestazioni meccaniche e acustiche sono praticamente inalterate rispetto la messa in esercizio. Per il futuro, auspichiamo a breve la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo decreto “End Of Waste”, già firmato dal Ministro all’Ambiente Costa, che potrà dare rinnovato slancio e spinta a una sempre maggiore diffusione di questa tecnologia”, ha dichiarato il direttore generale di Ecopneus, Giovanni Corbetta.
I primi risultati di una recente sperimentazione in corso sulla rete stradale Anas hanno confermato le eccezionali proprietà di questi asfalti: l’intervento ha visto la realizzazione di pavimentazioni a bassa emissione sonora con asfalti modificati con polverino di gomma riciclata da PFU e con l’impiego di tecnologie di produzione “warm”, ossia a temperature più basse rispetto le tecnologie convenzionali. Dai test è emerso che l'impiego di tecnologie e materiali ecocompatibili rappresentano oggi la soluzione tecnica che centra meglio gli obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale, assicurando al contempo prestazioni in esercizio ottimali.
L’entrata in vigore del nuovo Decreto “End Of Waste”, di cui viene auspicata la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale al più presto, darà infine una nuova e rinforzata spinta al settore degli asfalti modificati e più in generale al mercato della gomma da riciclo perché definisce condizioni e caratteristiche che sanciscono per la gomma riciclata lo status di materia prima seconda. Una normativa nazionale permetterà di superare potenziali incertezze e disparità di interpretazioni normative e contribuirà in modo determinante a stabilizzare le attività delle aziende di riciclo, favorendo inoltre lo sviluppo di nuove applicazioni e il consolidamento di quelle esistenti, in particolare l’impiego del polverino di gomma riciclata nei conglomerati bituminosi per la realizzazione di asfalti modificati “silenziosi” e durevoli.