Dal software più user-friendly al pilotaggio assi con camma elettronica

 

Nata nel settore informatico, la parola “user-friendly” viene ormai utilizzata in diverse realtà industriali e si riferisce a quei dispositivi progettati per essere estremamente facili da usare, anche per chi non è avvezzo all’utilizzo delle nuove tecnologie.

 

“È da tempo che WM Thermoforming Machines sta cercando di semplificare, per quanto possibile, l’uso delle proprie termoformatrici, attraverso diversi accorgimenti: tra gli altri, la semplificazione grafica dell’interfaccia; la riduzione delle impostazioni richieste all’operatore; l’algoritmo di autoimpostazione.

Tra questi, l’algoritmo di autoimpostazione, in particolare, consente di avere una o più sezioni di auto-impostazione al fine di ridurre l’impegno dell’operatore al quale, tramite una procedura guidata, viene richiesto di inserire solo un numero davvero esiguo di parametri: i dati del materiale da utilizzare, i dati del prodotto e poco altro ancora. Dopodiché, la macchina, in automatico, elabora tutti i parametri di funzionamento della macchina”, spiega Fabio Boffelli, responsabile sviluppo software di WM.

Per giungere a tale risultato, i softwaristi della casa svizzera hanno prima definito un modello matematico di base; dopodiché, con una serie di prove in macchina, hanno tarato quel modello sul funzionamento della termoformatrice per far sì che le stime combaciassero con i rilevamenti effettivi in macchina. Ma non solo: “Quel modello matematico ci ha pure permesso di risparmiare materiale a ogni nuovo avvio produzione”, ha puntualizzato Boffelli.

“Prima l’operatore, per produrre un nuovo pezzo, al primo avvio di ciclo doveva comunque procedere per tentativi. Nel caso della temperatura d’esercizio, per esempio, ne impostava una che, in base alla sua esperienza, poteva essere quella appropriata. Se poi risultava essere esagerata, la macchina si fermava o, se era troppo bassa, non riusciva a formare il pezzo. Così sprecava anche un bel po’ di materiale. Ora, invece, grazie al nuovo software user-friendly sviluppato in-house da WM, qualsiasi operatore è in grado di partire fin da subito con un approccio operativamente più efficace”.

È quindi seguita una nota sulla diagnostica macchina. “Tutte le nostre termoformatrici sono dotate di un modem che permette di collegarsi a esse e vedere, da remoto, ciò che fa l’operatore”, ha aggiunto Boffelli. “Due, all’atto pratico, le logiche diagnostiche che ne derivano. In primis c’è quella che, vista l’anomalia, ci porta a capire dove e come si è verificata. In secondo luogo, si consente all’operatore di monitorare le condizioni di lavoro della macchina in un dato momento, memorizzare i parametri e, visualizzare eventuali variazioni rispetto alla condizione ottimale, in modo da facilitarne il ripristino”.

Non poteva mancare un accenno all’Industria 4.0 e al controllo elettronico B&R di tutti gli assi macchina.

“L’interconnessione tra macchine e sistemi gestionali di fabbrica è un tema di per sé molto richiesto, soprattutto in Italia al fine delle detrazioni”, ha continuato Boffelli. “Certo è che, per risultare eleggibile in tema fiscale, l’interconnessione deve possedere specifici requisiti tecnologici: protocollo di comunicazione in primis. Il protocollo standard scelto a livello internazionale è l’OPC-UA in quanto indipendente dalle piattaforme private e, dunque, facilmente integrabile in Windows, Linux, Apple, Android”.

Fabio Boffelli, responsabile sviluppo software di WM

“Last but not least”, le camme elettroniche B&R, che WM applica nella riproduzione di automatismi che in passato erano ottenuti con camme meccaniche: dispositivi efficienti e precisi, ma meno flessibili. Le nuove logiche di software con cui vengono pilotati gli assi sulle termoformatrici WM, stanno al passo in modo più fluido ed efficiente con le elevate performance produttive di macchine che vanno sempre più veloci, e lo fanno in modo sincronizzato.

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