Riciclo di LDPE con filtrazione al laser

Azienda a conduzione familiare specializzata nella produzione e manutenzione di sistemi antincendio, ItalFire, con sede a Manduria (Taranto) è recentemente entrata nel settore del riciclo della plastica. A tale scopo, i titolari Antonio e Matteo Lodedo, rispettivamente padre e figlio, hanno installato una linea totalmente made in Italy per il riciclo di LDPE post industriale e commerciale.

 

Il progetto ha visto la partecipazione anche di Fimic per il miglioramento della qualità della filtrazione di un materiale plastico lavato ma ancora carico di contaminazioni importanti, che dovevano essere filtrate da una tecnologia che fosse in grado di gestire legno, PET, carta e altre plastiche. La contaminazione totale si aggira intorno al 4-5%, ma, come in molti altri casi in questo campo, il livello di inquinanti durante il processo di estrusione varia, anche considerabilmente, dato che il materiale in entrata non è sempre omogeneo.

 

Per questi motivi, la maglia mesh non era in grado di gestire una contaminazione così importante durante la produzione a pieno regime senza incorrere in rotture e, soprattutto, a un costo limitato in termini di ricambi. Fimic ha quindi fornito un cambiafiltro RAS 700 con superficie filtrante di quasi 4.000 centimetri quadri con un'unica maglia laser e adattato, già prima della consegna, con flange e altezza da terra preimpostate alla linea di estrusione. In questo modo viene garantito un fermo macchina di un solo giorno per la sostituzione dei cambiafiltri esistenti.

 

Grazie alla tecnologia laser raggiunta una produttività di 1.500 kg all’ora a 150 micron. Il 5% di contaminazione viene eliminato dal materiale plastico da riciclare e lo scarto, contenente una minima percentuale di plastica assieme alla contaminazione, viene successivamente ritrattato con una filtrazione di 400 micron, per ottenere materiale da stampaggio.