Due giorni di soddisfazioni per Maicopresse

Oltre 500 visitatori hanno preso parte ai due giorni di open house organizzati il 16 e il 17 gennaio da Maicopresse presso il proprio stabilimento di Borgosatollo (Brescia). “La partecipazione è stata perfino superiore alle stime: oltre alle visite della nostra clientela storica, infatti, abbiamo incontrato molti potenziali nuovi clienti; è stata una grande soddisfazione ricevere così tanti commenti positivi riguardo sia al nostro prodotto sia, soprattutto, al nostro modo di lavorare, basato sul rapporto di fiducia e sulla qualità senza compromessi; considerando, inoltre, che si tratta della prima esperienza di questo genere per Maicopresse, è stato molto confortante rilevare la partecipazione di tutti nostri dipendenti a tutte le fasi di preparazione dell’evento e l’entusiasmo generale, che conferma quello in cui crediamo: ovvero che sia ancora possibile costruire una realtà aziendale efficiente basata sulla qualità e su rapporti umani veri”, ha commentato l’amministratore Fabio Busi.

Dal punto di vista tecnico, l’esposizione di macchinari di elevata tecnologia (quali le presse ibride ed elettriche a consumo contenuto) e della grande macchina a iniezione da 4000 tonnellate ad alta efficienza, disegnata per la produzione di contenitori di oltre 1000 litri di capacità, ha catturato l’attenzione di tutti gli operatori specializzati intervenuti all’evento. Grande enfasi è stata data alla continuità generazionale della proprietà, attualmente gestita dai quattro discendenti dei due fondatori: Mario Spotti e Mario Busi (quest’ultimo tragicamente scomparso un anno fa).

L’importanza di mantenere e valorizzare la filiera produttiva locale, ancora capace di eccellenze qualitative, affidabilità e competitività quando chiamata a esprimere il suo vero potenziale è stato il tema di contorno dell’evento, decorato con l’esposizione di numerosi subcomponenti in acciaio forgiato lavorati dal pieno nel rispetto della tradizione metallurgica di Brescia. Un esempio della vitalità dell’industria del nostro Paese, per una volta riconosciuta e valorizzata anche dal pubblico.