Come il digitale ha cambiato la nostra vita… e anche quella delle macchine per la plastica

Spicca anche Riccardo Comerio, AD dell’azienda costruttrice Comerio Ercole e past president dell’associazione Amaplast, tra i protagonisti del docufilm DigitaLife, arrivato quest’anno nei cinema dopo circa due anni di lavorazione. Un lungo percorso, a cui hanno contribuito centinaia di cittadini inviando i propri video. Tra questi racconti di cambiamento sono state selezionate oltre 50 storie che sono andate a comporre il “mosaico” Digitalife: docufilm di 75 minuti, diretto dal regista Francesco Raganato e che si avvale delle musiche originali di Vittorio Cosma.

Prodotto da Varese Web in collaborazione con Rai Cinema e Fondazione Ente dello Spettacolo, DigitaLife nasce dall’idea di raccontare come Internet e il digitale abbiano cambiato la vita di tutti i giorni. Un racconto collettivo che tocca diversi argomenti: la nascita di Internet, il mondo del lavoro in evoluzione, la rinascita dopo una crisi, la perdita di una persona cara, la ricerca di una felicità perduta, la possibilità di socializzare, viaggiare, condividere esperienze ed emozioni. Ma anche il terrorismo, il mondo dell’informazione, il cyberbullismo. Il tutto, però, con una visione di speranza nel futuro.

È stata proprio la fiducia nel futuro a spingere Riccardo Comerio ad aderire a questo progetto, con un video che mostra come la realtà virtuale possa contribuire a formare gli installatori e i manutentori delle proprie linee per la lavorazione di materie plastiche ed elastomeri, facendoli letteralmente “entrare negli impianti” e consentendo loro di configurare in maniera appropriata anche i reparti produttivi dei trasformatori, prima dell’installazione dei sistemi di Comerio Ercole.

Tra i suoi pacchetti dedicati alla “smart factory” e all’Industria 4.0 rientrano anche: l’area CEM Engineering 4.0, con modellazione 3D e realtà virtuale integrata; la versione Dati, con MES integrato e sensoristica 4.0 per piani di manutenzione predittiva; il Teleservice Plus, con collegamento sicuro VPN per la diagnosi e l’assistenza da remoto; il nuovo approccio alla formazione Athena, con piani dedicati 4.0.

“Finalmente DigitaLife approda in sala: la sua destinazione naturale”, è il commento del regista Francesco Raganato. “La sala non è una velleità: un film che parla di come Internet ci ha cambiato la vita e di condivisioni va visto condividendo uno spazio e del tempo. Perché i cambiamenti non accadono quando siamo da soli, ma accadono in virtù e in funzione di chi ci sta accanto. Per questo DigitaLife ha bisogno di un respiro unico e di una visione condivisa. Perché quello che accade sullo schermo ci riguarda, parla di noi, di quello che siamo di diventati, non più come singoli, ma come comunità”.

“Abbiamo discusso molto per trovare un titolo al film e Digitalife ci è sembrato la sintesi perfetta”, ha raccontato il produttore Marco Giovannelli, che è anche lo sceneggiatore, insieme a Francesco Raganato e a Manuel Sgarella. “Al centro del film, infatti, c’è la vita in tante sue forme. Ci sono il lavoro, il viaggio, il dolore, la disperazione, la speranza. C’è il coraggio di chi sa affrontare i cambiamenti, come la paura di ciò che stiamo vivendo. Il digitale rappresenta una nuova era per l’umanità e non conosce confini. Ci tiene tutti in una dimensione “glocal”, ben piantati nel locale ma con un orizzonte sempre più globale”.

“Digitalife è un esperimento di verità”, ha aggiunto il compositore delle musiche Vittorio Cosma. “Qualsiasi opera dell’intelletto che faccia parlare i veri protagonisti ha una potenza decuplicata rispetto alla normale narrazione. “L’approccio artistico deve essere onesto e attento perché stiamo parlando di vite reali, sia di fatti positivi che di grandi drammi. Per me è un privilegio lavorare in questo tipo di progetti, perché la verità è sempre più potente di qualsiasi fiction”. 

La produzione del docufilm, il cui montaggio finale è stato affidato a Diego Zucchetto, ha trovato sostenitori come il FAI (Fondo Ambiente Italia), il Parco Nazionale delle Cinque terre, Terre des Hommes, l’Associazione europea delle vie francigene e l’Ordine dei giornalisti, a cui si sono aggiunti partner quali: Sea, Eolo, Coop, Tigros, Elmec informatica, Caffè Chicco d’oro, Habitare, NAU!, Hagam ed Eoipso.

Dopo essere stato proiettato in varie località italiane, da Aosta a Gallipoli, e persino in Nicaragua (dal 17 al 24 marzo), il prossimo 13 aprile DigitaLife sbarcherà al Cinema Teatro Nuovo di Tradate (Varese). Sono poi in via di definizione ulteriori date in diverse città.

Il trailer del docufilm è visibile al link: https://www.youtube.com/watch?v=_-I5JSm894E, mentre per poter organizzare una proiezione nella propria città, basta inviare una mail a [email protected].