Crisi economica e industria europea
L'obiettivo principale del documento pubblicato congiuntamente da PlasticsEurope, EuPC ed Euromap alla fine del maggio scorso è quello di illustrare in quale modo l"industria europea delle materie plastiche possa dare una svolta efficace mirata alla ripresa. Questo non è importante solo per la ripresa economica in generale ma anche per garantire che l’occupazione venga mantenuta al livello più alto possibile. Le dinamiche finanziarie, economiche, sociali e occupazionali della crisi globale richiedono decise soluzioni politiche integrate, che in ultima analisi porteranno vantaggi anche all’ambiente . Nonostante i tentativi di trovare soluzioni adeguate, l’Europa si trova ancora di fronte alla peggiore crisi economica degli ultimi sessanta anni, che ha fortemente influenzato l’industria delle materie plastiche soprattutto a causa del suo impatto sugli utenti finali, soprattutto l’industria automobilistica e quella edile. Durante l’ultimo trimestre 2008 tutti i settori delle materie plastiche hanno mostrato una tendenza al ribasso fino al 30-40% e il primo trimestre 2009 non ha fornito indicazioni di un miglioramento significativo e durevole, il che significa previsioni negative per i risultati di fine anno. Anche se le prospettive economiche restano molto incerte e nell’area euro il PIL reale del 2009 è atteso a un calo drastico (è ipotizzabile un -4%), la storia ha dimostrato che le opportunità possono sussistere anche in tempi di recessione. L’innovazione è parte della soluzione e l’industria delle materie plastiche intende adottare azioni responsabili per contribuire ove possibile al recupero. Negli ultimi decenni l’industria europea delle materie plastiche ha dimostrato di poter contribuire alla sostenibilità, in particolare con lo sviluppo di applicazioni eco-efficienti, come illustrato di seguito.