EPS: su l’edilizia giù l’imballaggio
Sono stati diffusi il 31 marzo da AIPE (Associazione Italiana Polistirene Espanso) i risultati dell'annuale indagine statistica sul'andamento del mercato italiano dell'EPS per il 2009, basata sui dati dichiarati dai soci produttori di materia prima. In termini generali, lo scorso anno si è assistito a un calo del 3% circa (140.000 ton), contenuto se rapportato alla crisi economica generale.
Per quanto riguarda l'edilizia, la domanda di EPS è salita da 84.000 a 87.500 ton, pari a un + 4%, dato positivo soprattutto se rapportato al trend negativo del mercato italiano dell'edilizia, a testimonianza di un generale aumento degli spessori nell'isolamento termico e acustico. La perdita dell'EPS da blocchi, lastre e preformati nelle applicazioni tradizionali dei nuovi edifici è stata contenuta dall'incremento delle ristrutturazioni (soprattutto cappotto), spinto dalle agevolazioni fiscali del 55%. Nel mercato del "nuovo", in calo, si è registrato comunque un sensibile incremento del riscaldamento a pavimento e delle coperture, che spiega il forte aumento dell'EPS stampato, passato da 26.000 a 34.000 ton.
Il trend non positivo del settore dell'imballaggio in EPS (-14,6%), invece, deriva da un calo generale della produzione industriale, soprattutto degli elettrodomestici, con pesanti ricadute negative su tutto il packaging di protezione. In rapporto a questo trend negativo del settore industriale, comunque, l'EPS non registra perdite nei confronti dei materiali alternativi. Secondo le previsioni, infine, gli incentivi sull'acquisto di elettrodomestici di classe energetica A+ dovrebbe portare a un incremento della richiesta dei relativi imballaggi e quindi a una possibile ripresa del comparto.