In Germania meno sacchetti che negli altri paesi UE
In Germania, il consumo di shopper in plastica è pari alla metà della media degli altri paesi europei, grazie alla forte propensione al recupero da parte dei tedeschi, che riuscirebbero a riciclare il 99% dei sacchetti. È quanto emerge da un recente studio commissionato da IK (l'Associazione che raggruppa i produttori tedeschi di film e imballaggi plastici) a una società di consulenza specializzata. Questa rilevazione, di fatto, rende superflua la proposta UE del novembre 2013 sulla riduzione dei sacchetti.
Nel 2012, sarebbero stati immessi sul mercato tedesco 6 miliardi di shopper, per un totale, in termini di volume, di 86 mila tonnellate e un consumo procapite di 76 sacchetti all'anno. Secondo gli analisti che hanno condotto la ricerca, un cittadino europeo ne utilizzerebbe in media 198. I sacchetti, inoltre, rappresenterebbero il 3% del consumo locale di imballaggi plastici e lo 0,17% dei rifiuti cittadini. In base a questi dati IK ritiene minima la rilevanza dei sacchetti sui rifiuti generici.
Il 48% degli shopper in Germania è riutilizzabile e il 72% dei consumatori usa più volte lo stesso sacchetto (solo l'11% dei prodotti alimentari e farmaceutici venduti al dettaglio viene consegnato in sacchetti nuovi, quindi utilizzati per la prima volta con l'acquisto).
I vertici dell'IK, addirittura, ritengono che la messa al bando degli shopper con spessore inferiore ai 50 micron, che tra l'altro si prestano bene al riutilizzo, avrebbe effetti negativi, inducendo i consumatori a preferire quelli più consistenti. Non ci sarebbero, infine, preoccupazioni sul fronte dell'inquinamento ambientale, grazie al buon funzionamento del sistema del riciclo che, partendo da un'efficiente selezione e trattamento meccanico, destina gli imballaggi (fra cui i sacchetti, appunto) al recupero energetico anziché disperderli.