Finanziamenti UE per una nuova tecnologia di essiccazione
Nell'ambito del progetto HiPerDry, il consorzio di ricerca formato da dodici partner in rappresentanza dell'industria delle materie plastiche e della gomma e della ricerca europee svilupperà una nuova tecnologia per l'essiccazione dei materiali igroscopici. Il nuovo approccio combinerà il riscaldamento tramite microonde con l'impiego di vapore surriscaldato per ottimizzare il risparmio energetico e il tempo di processo nel trattamento di materiali bioplastici termosensibili. Il primo meeting al riguardo si è tenuto nell'ottobre del 2013, durante il K di Düsseldorf, e il progetto ha ricevuto i finanziamenti nell'ambito del Settimo Programma Quadro (FP7) dell'Unione Europea.
Il principale obiettivo del progetto HiPerDry è quello di ottenere un significativo avanzamento nello stato dell'arte dei processi tecnologici di essiccazione delle materie plastiche igroscopiche. Il programma triennale di ricerca prevede, oltre a una serie di test specifici, anche la messa a punto di un impianto pilota. La nuova tecnologia, che combinerà le due tecniche suddette, dovrebbe ridurre i costi di processo del 50% e diminuire il tempo di essiccazione, garantendo un'elevata qualità di prodotto ed evitando il rischio di degradazione del materiale.
I partner del progetto sono le più importanti associazioni europee di settore, fra cui: Anaip (Associazione spagnola dell'industria della plastica), Assocomaplast (Associazione italiana dei costruttori di macchine e stampi per materie plastiche e gomma), BPF (Federazione inglese delle materie plastiche), Plastipolis (Associazione francese della plasturgia) e GKV (Associazione tedesca dei trasformatori di materie plastiche). Il team di ricerca comprende, inoltre, Bierther, costruttore tedesco di impianti per essiccazione, e Faperin, produttore spagnolo di componenti per l'industria automobilistica ed elettrica-eletronica. Completano il consorzio le società tedesche Heckmann Maschinenbau e Verfahrenstechnik, produttrici di componentistica per le macchine trasformatrici di materie plastiche.
Le associazioni e le imprese, provenienti da cinque differenti paesi europei, candidate proprietarie dei risultati dell'iniziativa, saranno supportate da importanti istituti e centri di ricerca, anch'essi partner del progetto: i tedeschi Fraunhofer Institute for Interfacial Engineering and Biotechnology e Institut für Kunststofftechnik (IKT), la spagnola Asociación de Investigación de Materiales Plásticos y Conexas (Aimplas) e l'olandese Stichting Dienst Landbouwkundig Onderzoek dell'Università di Wageningen.