Riflettori puntati sullo stampaggio a iniezione di elastomeri
Sono stati circa 450 i partecipanti alla quarta edizione dei Days of Technology, svoltisi il 31 maggio e il primo giugno 2017 presso il nuovo stabilimento di Maplan a Kottingbrunn, in Austria. Dopo i saluti di rito del management, la prima presentazione si è focalizzata sulla storia, le novità tecniche e le prospettive di mercato per il costruttore austriaco. Inoltre, il programma delle conferenze delle due giornate ha offerto un’ampia panoramica sui temi d’attualità nell’ambito dello stampaggio a iniezione degli elastomeri.
In concomitanza con le conferenze, Maplan ha allestito anche una piccola esposizione in collaborazione con numerosi partner tecnologici, ciascuno presente con un proprio desk: AS-Zerspanungstechnik, Awetis, Blattaria, CAS, Eisenhuth, Franciacorta Stampi, Gamma Stampi, Gibitre Instruments, Gummiwerke Kraiburg, Hahn Automation, Karousel, Mesgo, Mewo, Montan University of Leoben, Nexus, ORP Stampi, Peta, PTE, Robotix, Römheld Rivi, Semperit, Sepro, Sigmasoft, T.System, TIG, UTP Vision, VDMA, Wacker Chemie, WEA Systec e Woco.
L’evento ha altresì offerto ai presenti la possibilità di visitare il nuovo quartier generale di Maplan e il reparto dedicato all’assemblaggio delle macchine, inaugurati il primo settembre 2016. Una visita guidata ha permesso ai partecipanti di familiarizzare con i nuovi concetti di produzione dell’azienda. Nella serata del 31 maggio, quale “ciliegina sulla torta”, Maplan ha anche invitato i propri ospiti a una speciale serata di gala, che si è svolta all’interno del magnifico palazzo-museo del Belvedere, a Vienna.
Macchine “ergonomiche”, ora anche in versione “wide platen”
Sulle macchine Maplan “ergonomic”, caratterizzate da un gruppo di chiusura verticale e da un’unità di plastificazione FIFO anch’essa verticale, il termine “ergonomic” si riferisce a una soluzione tecnica, brevettata ormai 13 anni fa, adottata al fine di ridurre al minimo l’altezza operativa. A tale scopo, il pistone centrale del gruppo di chiusura è suddiviso in due unità funzionali, una delle quali trasla lateralmente al di fuori dello stesso gruppo di chiusura a ogni apertura dello stampo. In questo modo, è possibile abbassare il piano inferiore in qualsiasi momento in una posizione favorevole dal punto di vista ergonomico.
Oltre a incrementare costantemente il numero di impronte, e di conseguenza le dimensioni degli stampi, e a lasciare sempre più spazio ai dispositivi di automazione e alla connessione con sistemi di comunicazione, Maplan propone ora il modello MTF 460ergonomic in una nuova veste, con piani portastampo ampliati. Questa nuova versione “wide platen” offre una superficie di riscaldamento massima di 890x950 mm, contro i 710x800 mm della versione standard.
Le presse “ergonomic” sono disponibili con forze di chiusura comprese fra 4600 e 9000 kN e con tutti gli optional previsti per le macchine verticali standard. Possono inoltre essere equipaggiate con un estrattore centrale idraulico ad azionamento diretto, senza dover scendere a compromessi per quanto riguarda l’altezza operativa o la corsa dell’estrattore.
Ampliata l’offerta di soluzioni per lo stampaggio bicomponente
Sull’onda della crescente domanda di manufatti bicomponente in gomma, da circa 10 anni Maplan sta espandendo la propria gamma di presse a iniezione a doppia stazione con configurazioni che vanno dalle combinazioni con gruppi d’iniezione verticale e orizzontale alle soluzioni speciali con due unità d’iniezione laterali o due verticali e parallele (“top-top”). Queste ultime si distinguono nettamente dalla concorrenza in quanto offrono la possibilità di realizzare manufatti bicomponente mantenendo grosso modo le medesime dimensioni di una pressa standard monocomponente. È inoltre disponibile una vasta scelta di volumi d’iniezione.
Per quanto riguarda il controllo della sequenza del processo bicomponente, il nuovo sistema di controllo Maplan C6000.web offre funzioni di programmazione intuitive. Similmente alle presse monocomponente, anche sulle bicomponente è disponibile come optional il software “Cure” per l’ottimizzazione dei tempi di riscaldamento.
Nuove macchine verticali senza colonne per il TPE
Sin dalla fiera DKT 2015, Maplan ha iniziato a proporre unità d’iniezione per la lavorazione di elastomeri termoplastici, sviluppate e costruite in casa e in combinazione con presse verticali senza colonne (C-frame). Destinati al segmento di mercato dei manufatti stampati in TPE e delle connessioni per profili, i nuovi sistemi hanno continuato ad aumentare di numero e oggi le unità d’iniezione per TPE sono disponibili anche per l’applicazione su presse per lo stampaggio bicomponente.
Tutti i gruppi di chiusura presentano un’altezza operativa ergonomica, dal momento che si trovano a soli 900 mm dal suolo. L’unità d’iniezione è collegata al piano mobile portastampo e si muove insieme a quest’ultimo, rispetto al piano fisso.
La rotazione della vite è comandata direttamente da un servomotore elettrico, mentre il movimento d’iniezione è ad azionamento idraulico. Questo concetto ibrido abbatte il consumo energetico e la rumorosità, allineandosi allo speciale design Maplan “Cooldrive” che caratterizza l’intera macchina.
Un’interessante caratteristica dell’unità d’iniezione per TPE, praticamente unica nel suo genere, consiste nella sua capacità di pivottare (ruotare intorno a un perno) lateralmente. Ciò consente una semplice sostituzione della vite e, di conseguenza, un cambio rapido di materiale o colore, senza dover rimuovere l’intero cilindro di plastificazione ricorrendo a un dispositivo di sollevamento.
In sede di progettazione della macchina, l’obiettivo consisteva nel creare una configurazione “in singolo pezzo”, che risultasse il più compatta possibile: la pressa è quindi installata, insieme a tutti i componenti idraulici, elettrici ed elettronici, su un unico telaio di base, il che ne semplifica la movimentazione in fase di trasporto e il posizionamento nello stabilimento. L’ingombro ridotto, inoltre, minimizza lo spazio occupato a terra, inferiore ai 2 metri quadri per tutti i modelli senza colonne per TPE.
Macchine di qualità per la Cina
Al fine di soddisfare la crescente domanda di macchine di qualità da parte dei propri clienti cinesi, nel terzo trimestre 2017 Maplan inaugurerà il primo impianto di produzione di presse a iniezione per elastomeri al di fuori dell’Austria, e più precisamente nel sito di Wujin/Changzhou (Repubblica Popolare Cinese).
Per questo scopo, all’inizio dell’anno è stata creata una società sussidiaria indipendente denominata “Maplan (Changzhou) Rubber Machinery” e guidata da Deven Lokagariwar, ingegnere meccanico con esperienza pluriennale nel settore della gomma.
A Wujin saranno prodotte macchine destinate al mercato cinese su di una superficie di 3300 metri quadri. Con un layout della fabbrica simile a quello del nuovo quartier generale di Kottingbrunn, il nuovo stabilimento sarà in grado di produrre fino a 200 macchine l’anno. Tutti i dipendenti vantano una comprovata e lunga esperienza nell’ambito dell’ingegneria meccanica.
Le presse costruite per il mercato cinese soddisferanno le medesime specifiche europee riguardanti gli optional e gli equipaggiamenti speciali disponibili. La produzione inizierà dapprima con le presse verticali con forza di chiusura da 250 e 400 tonnellate. I primi quattro esemplari sono già in fase di costruzione.
Maplan in breve e la prossima edizione dei Days of Technology
Fondata a Vienna nel 1970, Maplan impiega attualmente 200 addetti (circa 250 nel mondo) e fabbrica oltre 300 presse a iniezione per elastomeri l’anno, con forze di chiusura comprese tra le 15 e le 1200 tonnellate e volumi di iniezione da 10 a 30000 cc. L’azienda esporta il 99% della sua produzione. Oltre agli impianti produttivi in Austria, Maplan ha filiali e centri di assistenza sparsi in più di 60 paesi del mondo.
La prossima edizione dei Days of Technology si svolgerà nel 2020, in occasione del cinquantesimo anniversario della fondazione di Maplan. Il management prevede già un afflusso di almeno 600 partecipanti per quello che si prefigura come un evento ancora più in grande di quello del 2017.