Dare forma all’innovazione

Torna la tavola rotonda dedicata ai materiali e alle tecnologie per la nautica organizzata da MetsTrade in collaborazione con Studio Pegorari di Milano. L’appuntamento è fissato per il 13 e il 14 novembre ad Amsterdam, dove i temi trattati saranno due: i nuovi materiali e le tecniche di costruzione per tutti i tipi di barche e yacht; l'uso della stampa 3D e della prototipazione per la costruzione di barche.

Questa seconda edizione della tavola rotonda, che già lo scorso anno aveva suscitato interesse tra tecnici e progettisti di yacht, offrirà l’opportunità per scambiare conoscenze e idee, offrendo al contempo al pubblico la possibilità di interagire con i relatori e acquisire una migliore comprensione dei più recenti sviluppi della tecnica e dei materiali impiegati in campo nautico.

L’evento prevede due sessioni. La prima (13 novembre), dedicata ai temi legati alla costruzione nautica e ai materiali, vedrà la partecipazione di ingegneri progettisti e aziende produttrici di materiali che rappresentato il meglio sul mercato internazionale. La seconda sessione (14 novembre) sarà dedicata all'uso della stampa 3D e della prototipazione rapida nella costruzione di barche. Si confronteranno le più avanzate tecnologie e i materiali più innovativi per una discussione approfondita su un tema che ancora non è molto noto né al pubblico né ai costruttori.

Più in dettaglio, il 13 novembre verranno presentate le più recenti novità per la costruzione di imbarcazioni. I temi trattati si estenderanno da un innovativo sensore di deformazione, che può essere incorporato in strutture in materiali compositi per misurare la deformazione in situ e le condizioni di carico all'interno del componente, all'ingegneria in grado di risolvere i problemi di equilibrio e la richiesta di rigidità complessiva di RIB, che, spesso, raggiungendo una velocità di 50/60 nodi. Verrà anche introdotto un materiale in grado di ridurre del 4% il consumo di carburante senza costi aggiuntivi, una vera svolta per l’industria nautica. E saranno proposte molte altre presentazioni dedicate agli ultimi sviluppi e tecnologie rivolte al settore delle costruzioni navali.

Il tema del 14 novembre, la stampa 3D nell'industria nautica, è stato scelto per gettare luce sul reale stato dell'arte della stampa 3D nel settore nautico. Le presentazioni cercheranno di fornire informazioni scientifiche su una tecnologia che non è magica, ma che sicuramente porterà benefici all'industria nautica. Grazie alle tecniche di produzione additive, i designer possono adesso godere di un elevato grado di libertà, aprendo nuove soluzioni per la produzione e spostando la prototipazione nel campo della produzione.

La sessione del 14 novembre sarà chiusa da una "prima" europea: la presentazione del Revyta Project. Creato per proporre un modello industriale sostenibile per il riciclo della vetroresina, tuttora inesistente in Europa, Revyta mira a sviluppare una piattaforma integrata per gestire l'intero processo di riciclo appunto, utilizzando al meglio le tecnologie già sviluppate, per ottenere fibre e resine ad alto valore aggiunto.

In Italia, la Toscana costituisce un distretto industriale dove si concentrano alcuni dei più grandi e importanti cantieri nautici a livello mondiale ed è molto sensibile al problema di come riciclare le imbarcazioni a fine vita. Proprio in Toscana è stato appena lanciato Revyta, con l’obiettivo di proporre un modello industriale e sostenibile per l’ambiente di riciclo della vetroresina, ancora inesistente in Europa. Smantellamento, smaltimento e riciclo della vetroresina utilizzata nella nautica per la realizzazione delle imbarcazioni, ma anche nel settore auto nei camper e nei trasporti, per esempio, nelle carrozze ferroviarie. Con un costo di investimento pari a 1,5 milioni di euro (di cui la metà cofinanziata dalla Regione Toscana), Revyta punta allo sviluppo - in circa due anni di operatività - di una piattaforma integrata per gestire l’intero processo di riciclo.