Efficienza energetica e confort delle abitazioni in continuo aumento

Nel 2018 i distanziatori isolanti coestrusi a bordo caldo Thermix progettati e prodotti da Ensinger hanno compiuto 25 anni, durante i quali hanno svolto un ruolo chiave nell’incrementare l’efficienza energetica delle moderne vetrate e il confort abitativo. L’invenzione del primo distanziatore coestruso in plastica e metallo per vetro isolante si deve al tedesco Georg Greubel che, nel 1993, fonda la società Thermix, dal nome del suo prodotto di punta, ossia quel distanziatore che, grazie alla partnership con Ensinger, inizia a essere prodotto in serie. Nel 1997 il marchio viene rilevato da Ensinger, che lo affianca alla produzione dei propri profili isolanti Insulbar.

I vantaggi derivanti dall’uso dei distanziatori sono apparsi subito chiari. La loro presenza lungo il bordo del vetro migliora l’isolamento di finestre e facciate per molti decenni. Ma se il distanziatore viene realizzato in acciaio o in alluminio, si determina una notevole dispersione di energia a causa dell’elevata conducibilità termica del metallo sul bordo delle vetrate. I profili in materiali plastici, invece, risultano altamente isolanti, grazie alla sottile barriera anti-diffusione realizzata in acciaio inossidabile di cui sono dotati, che minimizza efficacemente il ponte termico.

Poiché il bordo del vetro rimane “caldo” anche in presenza di temperature esterne più basse, l’umidità dell’aria non condensa in corrispondenza del bordo della vetrata. In questo modo, si riduce il rischio di formazione di acqua di condensa e di muffe. L’adozione dei distanziatori Thermix, garantendo minori dispersioni di energia, si traduce pertanto in una riduzione dei costi di riscaldamento e di raffrescamento migliorando, al contempo, il confort abitativo e riducendo altresì le emissioni di anidride carbonica.

Inoltre, il prodotto è stato concepito in modo da semplificare al massimo il processo di conversione per i produttori di vetro isolante. Infatti, è possibile lavorare il profilo sulle linee esistenti senza la necessità di investimenti elevati o di ulteriore formazione degli addetti. Il materiale è perfettamente compatibile con tutti i comuni sigillanti e, infine, Ensinger fornisce anche elementi di giunzione e listelli coordinati in diversi formati e colori.

Negli Anni Novanta la valutazione energetica standardizzata di finestre e facciate non teneva ancora conto del ponte termico nell’area di passaggio dal vetro all’intelaiatura, rendendo quindi difficile quantificare il valore aggiunto di un spaziatore bordo caldo. Nel novembre 2000, con l’entrata in vigore della norma DIN EN ISO 10077, il valore Psi, quale coefficiente di trasmissione termica lineare per il ponte termico sul bordo, è confluito, insieme ai valori ponderati in base alla superficie della vetrata (Ug) e del telaio (Uf), nel calcolo del valore U di trasmittanza termica delle finestre (UW). Come conseguenza, i distanziatori ottimizzati dal punto di vista termico hanno ottenuto un notevole impulso, assecondato ulteriormente dai crescenti requisiti normativi in tema di prestazioni energetiche.

Negli ultimi cinquant’anni, il valore di trasmittanza medio (UW) delle finestre in Germania è migliorato di quasi il 75%, passando da indici pari o di poco inferiori a 4,7 W/(m2K) a livelli pari o di poco superiori a 1,1 W/(m2K). Attualmente, due terzi del totale delle finestre prodotte in Germania utilizzano distanziatori ottimizzati dal punto di vista termico. Un distanziatore in materiale plastico in grado di offrire un buon indice di isolamento in sostituzione di uno in alluminio può incrementare l’indice U di una finestra di 0,1-0,2 W/m2K, passando a un valore UW di 1,0 W/m2K e ottenendo quindi un miglioramento del 10% sia in caso di riscaldamento che di raffrescamento.