I prezzi influiscono sul terzo trimestre di Covestro
Nel terzo trimestre del 2019, rispetto allo stesso periodo del 2018, Covestro ha registrato una crescita dei volumi del 5,3% e una riduzione delle vendite del 14,6%, a causa dei prezzi di vendita più bassi, per un totale di 3,2 miliardi di euro. L’Ebitda si è attestato a 425 milioni di euro, segnando un calo del 50,5% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, anche in questo caso a causa degli effetti negativi dei prezzi. Il reddito netto e il free operating cash flow (FOCF) si sono attestati rispettivamente a 147 milioni (-70,4%) e a 243 milioni di euro (-58,0%). Le ragioni principali di questi risultati sono la riduzione dei flussi di cassa derivanti dalle attività operative e gli investimenti in programma.
“Dopo una crescita robusta dei volumi nel secondo trimestre, la domanda ha continuato a aumentare nel terzo trimestre. Il clima economico rimane difficile, soprattutto nel settore automobilistico. Eppure la crescita dei nostri volumi dimostra che il nostro business è ben diversificato in vari settori”, ha spiegato Markus Steilemann (foto al centro), CEO di Covestro. A trascinare la crescita sono stati soprattutto i settori edile, elettrico, elettronico e arredamento.
Previsione annuale confermata, riduzione delle percentuali
“Rimaniamo ottimisti e siamo fiduciosi di riuscire a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati per l’anno fiscale. I margini del trimestre dell’anno precedente sono stati insolitamente elevati: questo è il motivo per cui il calo - rispetto allo scorso anno - di vendite e guadagni rispecchia le nostre aspettative”, ha commentato Thomas Toepfer (foto in basso), CFO di Covestro.
Dopo il terzo trimestre, il gruppo ha ridimensionato a una sola cifra le previsioni di crescite dei volumi per l'esercizio 2019. Secondo le stime sono attesi un FOCF compreso tra 300 e 500 milioni di euro e ROCE tra 8 e 10%, mentre l’Ebitda per l’anno fiscale dovrebbe oscillare tra 1.570 e 1.650 milioni di euro.
Lancio di un nuovo programma per l’economia circolare
Covestro intende continuare a lavorare con profitto sul lungo periodo proponendo soluzioni sostenibili e innovative, e pertanto si concentrerà sulla promozione dell’economia circolare, per la quale ha lanciato un nuovo programma strategico. Con particolare attenzione sui processi produttivi, il gruppo mira a usare il più possibile materie prive provenienti da fonti sostenibili come sostanze vegetali, rifiuti e anidride carbonica. In questo modo si potrebbero ridurre il più possibile l’utilizzo di risorse fossili come il greggio e la priorità principale rimane il riciclo sistematico delle plastiche nella maggiore misura possibile.
Sostenibilità e innovazione: anche al K 2019, la multinazionale ha dedicato la massima attenzione a questi due temi, presentando tecnologie e prodotti diversi che offrono soluzioni valide con cui affrontare le sfide globali più urgenti. Per esempio, ha presentato materiali altamente tecnologici che utilizzano il carbonio nei tessuti più ecologici, migliorano le prestazioni delle turbine eoliche e accelerano l'espansione della tecnologia 5G.
Crescita dei volumi di policarbonati e poliuretani
I volumi nel segmento poliuretani sono aumentati del 5,1%. L’aumento della domanda nei comparti elettrico, elettronico e arredamento, ma anche edile hanno più che compensato la debole domanda proveniente dall’industria automobilistica. Ciononostante le vendite in questo comparto sono diminuite del 20,1%, per un totale di 1.478 milioni di euro, a causa dei prezzi di vendita più bassi. Questo sviluppo si è palesato anche nell’Ebitda, che è sceso a 196 milioni di euro (-54,6%).
I volumi nel segmento policarbonati sono invece aumentati del 9,3% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Il comparto elettrico ed elettronico e quello edile hanno trainato la crescita. Nel terzo trimestre del 2019 le vendite in quest’ultimo segmento sono calate del 13,2%, per un totale di 901 milioni di euro. L’Ebitda è sceso del 58,1%, registrando 132 milioni di euro, soprattutto a causa delle tendenze negative nell’ambito dei prezzi.
Il segmento rivestimenti, adesivi e specialità ha registrato un calo dei volumi del 4,0%, a seguito dell’indebolimento della domanda di materie prime da parte di tutti settori chiave, in primis quello automobilistico. Di conseguenza le vendite sono diminuite del 3,0%, attestandosi a 588 milioni di euro. Nel terzo trimestre del 2019 l’Ebitda è sceso dell’11,9%, toccando 111 milioni di euro, risultato da attribuire al calo dei volumi e alla riduzione dei margini.
I primi nove mesi in sintesi
Come previsto, i primi nove mesi del 2019 sono stati caratterizzarti da un aumento della concorrenza e da una svolta nell’ambito dei prezzi. I volumi di base sono cresciuti dell’1,5%. Le vendite del gruppo sono calate del 15,8% facendo registrare 9.548 milioni di euro, in prima linea a causa del calo dei prezzi di vendita. L’Ebitda è sceso del 54,4%, attestandosi a 1.326 milioni di euro. Il reddito netto ha toccato 515 miliardi di euro (-70,5%), mentre il free operating cash flow è calato a 143 milioni di euro (-89,1%).