Approvata la sostenibilità di Ensinger fino al 2046

Il programma ambientale di breve e lungo periodo di Ensinger, gruppo che produce e distribuisce compound, semilavorati, profili e componenti tecnici in plastica, che prevede diverse fasi progressive fino al 2046, è stato approvato da SBTi, istituzione internazionale creata da WWF, CDP, World Resources Institute (WRI) e UN Global Compact per incoraggiare le aziende a fissare obiettivi di riduzione dei gas serra basati su dati scientifici allo scopo di limitare l'aumento della temperatura media globale a 1,5 °C.

Negli ultimi anni Ensinger ha avviato varie iniziative in ambito ambientale, cominciando con il monitoraggio e l’analisi dell’attività delle singole filiali, per rilevarne gli effettivi impatti ambientali e definire procedure e progetti concreti. A questo ha fatto seguito l’inserimento a bilancio di due specifiche voci – Protezione e strategia climatica ed Economia circolare – per formalizzare le strategie che l’azienda ha attivato.

Tali premesse sono servite alla società per individuare alcuni obiettivi diversificati nel breve e lungo termine che hanno ricevuto adesso la convalida formale da parte di SBTi, accolta con particolare soddisfazione dal sustainability manager Klaus Ensinger (nella foto): “È essenziale che i nostri programmi e gli impegni relativi siano convalidati scientificamente e riconosciuti da un'istituzione internazionale e tale riconoscimento, contribuisce a rendere le nostre iniziative ambientali ancora più centrali e imprescindibili”.

Il programma prevede a breve termine una riduzione delle emissioni assolute di gas serra di ambito 1 e 2, che riguardano le emissioni dirette di gas serra dovute sia alla combustione nei propri siti produttivi, sia all'utilizzo di elettricità, calore o vapore forniti da altre società, del 45% entro il 2031 rispetto al 2022. Inoltre, è programmata una riduzione del 45% delle emissioni assolute di gas serra di ambito 3, ossia altre emissioni indirette di gas serra, entro lo stesso periodo di tempo.

A lungo termine, invece, il programma prevede il raggiungimento dello standard scientifico net-zero entro il 2046, ossia di ridurre il più possibile – con un coefficiente prevedibile superiore al 90% – le emissioni di gas serra in ambito 1, 2 e 3, e controbilanciare il 10% di emissioni residue che non possono essere eliminate. Infine, è prevista la riduzione del 90% delle emissioni assolute di gas serra di ambito 1 e 2 entro il 2041 rispetto al 2022.