Il voto del Parlamento europeo sul PPWR non soddisfa EuPC
"Obiettivi condivisi di neutralità degli imballaggi e di circolarità dei materiali creeranno le condizioni di parità di cui l'Europa ha davvero bisogno", ha dichiarato il direttore generale di EuPC, Bernard Merkx (a destra), in merito al voto del Parlamento europeo sul PPWR. L’associazione europea dei trasformatori, però, rileva che, purtroppo, molti emendamenti della relazione iniziale della Commissione ambiente del Parlamento europeo che escludevano gli imballaggi in plastica dal provvedimento abbiano superato il consenso della sessione plenaria.
I trasformatori europei di materie plastiche, pertanto, si dichiarano delusi dall’infondatezza delle misure adottate contro la plastica, che sembrano essere basate prevalentemente su motivazioni emotive piuttosto che su valutazioni razionali. Tra gli aspetti motivati dall'emotività vengono citati gli obiettivi speciali di riduzione per alcuni imballaggi in plastica, le esenzioni per gli imballaggi compositi dalle quote di utilizzo del riciclato, i divieti sui film estensibili monouso, ecc.
La mancanza di un supporto razionale a un'industria di trasformazione e riciclo delle materie plastiche che ha lavorato per migliorare la sostenibilità, la riciclabilità, la circolarità e le prestazioni della propria offerta di imballaggi è un'occasione mancata, secondo EuPC. L’associazione ritiene che argomenti quali l'aumento degli sprechi alimentari così come le quote di riutilizzo degli imballaggi in plastica non siano stati valutati attentamente e che, quindi, gli emendamenti votati non consentiranno di raggiungere gli obiettivi ambientali auspicati dal Parlamento.
Inoltre, la mancanza di considerazione su come raggiungere gli ambiziosi obiettivi di contenuto di riciclato aggiunge perplessità alla loro realizzazione nei prossimi anni. Gli obiettivi proposti si basano sull'ipotesi di una data disponibilità costante di materie prime riciclate di alta qualità, che però già oggi si è dimostrata carente. I sistemi di gestione dei rifiuti in molti Stati membri, con discariche ancora aperte e incenerimento sovvenzionato, bloccano i necessari investimenti supplementari in infrastrutture di alta qualità e in sistemi altamente tecnologici per la raccolta, la selezione e il riciclo.
Nel PPWR dovrebbero essere incluse soluzioni come sistemi basati sul credito e precise esenzioni, per consentire all'industria della trasformazione e del riciclo delle materie plastiche, composta per lo più da PMI, e ai loro clienti, di adattarsi e sostenere la crescita naturale del mercato dei materiali riciclati di alta qualità.
Ulteriori preoccupazioni per EuPC derivano dal divieto imposto agli imballaggi con grado di riciclabilità D o inferiore, che potrebbe influire negativamente sull'innovazione tecnologica futura e avrà impatti imprevedibili su molti formati di imballaggio ampiamente riciclati. La possibilità per gli Stati membri di adottare misure nazionali più rigorose mina in ultima analisi l’armonizzazione del regolamento e rischia di creare un effetto a macchia di leopardo a cui oggi si assiste in tema di sostenibilità.
Al contempo, tuttavia, l’associazione accoglie con favore vari emendamenti positivi, in particolare l'esclusione delle merci pericolose dall'ambito di applicazione del regolamento, le varie esenzioni previste dagli obblighi di riutilizzo e la possibilità di dimostrare elevati tassi di riciclabilità per i formati di imballaggio di cui all'allegato V.
EuPC ora rivolgerà la propria attenzione al Consiglio europeo, dove saranno affrontati molti aspetti in sospeso, confidando che tale istituzione metta a punto una versione di regolamento tenendo conto delle preoccupazioni espresse dall’associazione, prima delle elezioni europee del giugno 2024.