Messico tricolore: a Plastimagen 30 aziende italiane in collettiva
È partito il conto alla rovescia per Plastimagen 2023, il più importante evento fieristico del Centroamerica in programma a Città del Messico dal 7 al 10 novembre prossimi, dove saranno una trentina le aziende italiane che parteciperanno alla collettiva coordinata da Amaplast, prima presenza europea per estensione, con oltre 400 metri quadrati di superficie espositiva. Tra le aziende associate ad Amaplast prenderanno parte alla collettiva Bausano, BG Plast, BMB, Borghi, Colines, Fimic, Frigosystem, Industrial Frigo, IPM, Itib Machinery International, Macchi, Magic MP, Moss, Moretto, Olmas, Plas Mec, Previero, Sica, Syncro, Tecnova, Tecom, Tria e Union. Presenti anche diverse decine di altre aziende italiane, attraverso gli stand dei propri agenti o filiali locali.
Per i costruttori italiani di macchine, attrezzature e stampi per plastica e gomma - circa 170 aziende rappresentate dall’associazione di categoria Amaplast - il Messico rappresenta una destinazione preminente. Dopo la flessione registrata nel 2020, causata dalla crisi pandemica, le esportazioni del comparto hanno recuperato rapidamente terreno e, stante il trend registrato nel primo semestre (+64% rispetto al gennaio-giugno 2022), a consuntivo 2023 potrebbero raggiungere il record storico, superando la soglia dei 200 milioni di euro in valore. Nell’ultimo decennio, il Paese latino-americano è figurato costantemente nella “top ten” degli sbocchi delle esportazioni italiane del settore (con il record della terza posizione, nel 2016, che probabilmente verrà nuovamente occupata quest’anno), con un tasso annuo di crescita composto delle vendite del 6% nell’ultimo decennio. Una quota consistente delle forniture italiane è costituita da macchinari per la trasformazione primaria ad alto valore aggiunto, spesso realizzati su misura in base alle esigenze specifiche dei clienti. Ciò conferma da un lato la necessità delle aziende messicane di ammodernare il proprio parco-macchine, dall’altro la capacità dei costruttori italiani di fornire sistemi chiavi in mano per manufatti di qualità e con elevate produzioni.
Secondo le rilevazioni dell’associazione messicana Anipac, sono circa 3.600 le aziende trasformatrici locali, con una forza lavoro di oltre 190.000 addetti; il settore, nel suo complesso, è atteso in crescita a un tasso composto del 4% almeno fino al 2025. Le proiezioni indicano che il consumo di materie plastiche del Paese potrebbe sfiorare 7,4 milioni di tonnellate nel 2026, contro i poco più di 6,6 del 2022. Lo stretto legame commerciale del Messico con gli Stati Uniti costituisce un ulteriore elemento di attenzione per le imprese italiane.