topylabrys fra arte e moda plastica

Lo studio museo Francesco Messina presenta “topylabrys fra Arte e Moda plastica”, la nuova mostra personale della scultrice topylabrys, al secolo Ornella Piluso, in programma dal 21 al 28 settembre in occasione della Milano Fashion Week. La mostra, curata da Monica Scardecchia, con il coordinamento di Chiara Battezzati, nasce da un invito ricevuto dall’artista da parte della direttrice Maria Fratelli e ha il patrocinio di Corepla e dell’associazione D come Design.

Il percorso espositivo sarà caratterizzato da tre sezioni: la prima darà il benvenuto al pubblico della Milano Fashion Week attraverso l’installazione inedita La Collana del Drago; la seconda, la più importante dell’allestimento, sarà un percorso storico e didattico che topylabrys ha condotto sui polimeri plastici nella creazione di oggetti moda e sculture da indossare; l’ultima sarà costituita da un gruppo di sculture inedite raffiguranti personaggi danzanti creati dall’artista per omaggiare il maestro Francesco Messina: danzatrici e danzatori segnati dalla propria materia e dal tempo, un’interpretazione personale di topylabrys delle celebri e raffinate ballerine dello scultore. Il percorso didattico sui polimeri permetterà di scoprire le caratteristiche e le potenzialità di vari materiali, tra cui il polietilene trattato con raggi UV e il metacrilato.

Per questa nuova personale topylabrys sceglie di lasciarsi alle spalle le installazioni in luoghi specifici, le opere sul mondo dell’alimentazione e del design per prediligere i suoi celebri oggetti di moda, meglio noti come sculture da indossare. In mostra, dunque, un classico dell’artista che verrà presentato al pubblico all’interno della suggestiva chiesa sconsacrata di San Sisto al Carrobbio, che è stata lo studio dello scultore Francesco Messina e ora è un museo cittadino a lui dedicato.

È l’artista stessa che definisce le proprie sculture da indossare dei classici, testimoni della sua esperienza condotta sui polimeri plastici lavorati con le proprie mani o con qualche strumento artigianale creato da topylabrys stessa, che dichiara: “È il materiale plastico a essere responsabile dell’impatto ambientale o il comportamento miserabile di noi umani?”. Nel percorso espositivo fra i polimeri plastici saranno presenti borse, collane, bracciali, anelli, cappelli, abiti, sciarpe, corpetti, scudi e molto altro, dalla forma un po’ improbabili secondo i canoni convenzionali, ma il risultato finale non sarà tanto da ricercare nella forma stravagante dell’oggetto-scultura quanto nel concetto che ha guidato l’artista nella realizzazione: andare oltre il pensiero negativo che abbiamo della plastica.

La mostra “topylabrys fra arte e moda plastica” sarà un racconto che svela le sperimentazioni che l’artista conduce da cinquant’anni su un materiale altamente tecnologico ma allo stesso tempo popolare e a tutti familiare, ma oggi molto temuto: la plastica. Quello fra topylabrys e la plastica è un confronto che dura da mezzo secolo e che riscatta il materiale plastico dall’assoggettamento della produzione in serie con stampi pensata per i grandi numeri. Una “liberazione” del materiale attraverso le mani sovrane dell’artista.

L’allestimento presenterà le tappe professionali che topylabrys ha seguito negli anni. Ogni opera esposta è un sunto di tecnica e di sperimentazione delle caratteristiche e delle fasi dei materiali, nonché della voglia di imparare direttamente dalla materia e da dove questa viene creata: l’azienda. In mostra sarà possibile apprezzare le ricerche che topylabrys ha condotto presso i laboratori di Mazzucchelli 1849, di Montedison e di Slide, così come di tante altre eccellenze industriali. L’artista ancora oggi continua a svolgere la propria ricerca all’interno di aziende di settore, riportando a nuova vita i materiali di seconda scelta destinati al macero, comunicando così il valore della bellezza del materiale plastico in contrapposizione all’aspetto mortificante del suo impatto ambientale di cui l’uomo è causa. Nel mondo infinito di combinazioni della plastica topylabrys ha scelto di lavorare sui polimeri con caratteristiche diverse, recuperandoli dalle aziende dove ha avuto modo di scoprire e rispettare il materiale.

L’appuntamento è dunque dal 22 al 28 di settembre, con la possibilità per gli studenti di accademie di belle arti, corsi di laurea e master in architettura e design e licei artistici di prenotare visite guidate nel pieno rispetto delle indicazioni ministeriali per l’emergenza Covid. Inoltre, saranno organizzate due dirette Instagram con l’artista e la curatrice, che dallo studio museo Francesco Messina tratterranno i temi “Cosa sono i polimeri plastici?” (24 settembre alle 16) e “La nuova produzione di topylabrys per lo studio museo Francesco Messina” (25 settembre alle 16).

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