Un altro balzo cinese
A pochi giorni dall'inizio dei festeggiamenti per il capodanno lunare, l'istituto di statistica di Pechino ha diffuso i dati di commercio estero relativi all'intero 2010 e viene da chiedersi se la forte progressione registrata sul 2009, sia all'import sia all'export di materie prime, prodotti in plastica e gomma, macchinari, si protrarrà anche nell'entrante anno del coniglio.Relativamente alle macchine, gli acquisti dall'estero sono cresciuti di oltre 40 punti percentuali e colpisce, in particolare, il +72% delle macchine a iniezione, la cui domanda non è evidentemente soddisfatta dalla pur notevole produzione locale; sono in primo luogo i costruttori giapponesi a colmare il gap quantitativo e, soprattutto, qualitativo. Considerando l'insieme di tutte le tipologie di macchine, si rileva come le forniture dall'Italia ai trasformatori cinesi abbiano registrato la migliore progressione 2010/2009 rispetto a quella dagli altri principali Paesi concorrenti.Nel frattempo, però, si è registrata una forte espansione (+32%) anche dell'export cinese, soprattutto di macchine a iniezione.Per quanto concerne il commercio dei polimeri, si riscontra stabilità all'import (attestatosi sui 23,5 milioni di ton) e crescita all'export (fino 3,5 milioni di ton), in funzione dell'aumentata capacità locale. Infine, sia per i prodotti in plastica sia per quelli in gomma si è verificato un aumento sostenuto in entrambi i flussi, pur rimanendo preponderante quello esportativo.