Sacmi dona una nuova risonanza magnetica all’Ospedale di Imola
Una macchina di ultima generazione per la risonanza magnetica è stata donata da Sacmi al reparto di radiologia dell’Ospedale di Imola. La donazione si aggiunge alle numerose e continuative azioni di supporto da parte di Sacmi alla Asl di Imola per accrescere la qualità dei servizi di diagnostica, assistenza e cura.
Come ha spiegato il direttore generale dell’Asl di Imola, Andrea Rossi, nella conferenza stampa di inaugurazione della nuova attrezzatura, il contributo di solidarietà dato da Sacmi alla sanità pubblica del territorio ha una lunga storia. Tutte le risonanze magnetiche installate presso l’Ospedale Santa Maria della Scaletta sono state donate dalla società: la prima nel 1996, la seconda nel 2009 e adesso, a celebrazione del centenario di Sacmi, la nuova Signa Voyager G2 di General Electric, che sarà attivata entro pochi giorni.
Donazioni fondamentali ma non uniche, a cui negli anni si sono affiancate altre iniziative di Sacmi a supporto della sanità del territorio per accrescere la qualità dei servizi di diagnostica, assistenza e cura, quali mammografo digitale, ecografi per la diagnosi di neoplasie e patologie cardiache e l’adeguamento infrastrutturale di sale operatorie.
La macchina Signa Voyager G2 si caratterizza per l’innovativa AIR Technology, una sorta di “coperta” flessibile che tramite onde elettromagnetiche consente di catturare immagini radiologiche del paziente in modo particolarmente accurato. Massima accuratezza diagnostica, maggiore efficienza e produttività, miglior comfort per i pazienti, sono i principali vantaggi della macchina. L’ottimale risoluzione di immagine permette di mettere a fuoco lesioni microscopiche, raffinando l’accuratezza diagnostica. Le particolari bobine, caratterizzate da una grande versatilità, producono una sorta di coperta flessibile di onde elettromagnetiche che si adatta a tutti i pazienti, per dimensioni, forma ed età. Il software avanzato rende possibile modificare il contrasto delle immagini anche successivamente alla loro acquisizione, quando l’esame, per il paziente, si è già concluso. I bassi consumi energetici, ridotti del 30%, la rendono una tecnologia “green”; la diminuzione dell’ingombro meccanico permette un significativo contenimento degli spazi e dei costi di installazione; la riduzione dei “tempi-macchina” ottimizza i flussi di lavoro e, unitamente alla maggiore flessibilità e facilità di utilizzo, garantisce la massima produttività e l’incremento dell’offerta di prestazioni. Non ultimo, il comfort per il paziente che deriva dal dimezzamento dei tempi di effettuazione dell’esame e dei tempi di apnea, dalla silenziosità che permette l’ascolto di musica di sottofondo, dal tunnel più corto e largo, che riduce il ricorso alla sedazione nei bambini e, in generale, rende più facile a chiunque effettuare l’esame.
“Ogni anno la Cooperativa investe risorse importati sul territorio a sostegno di interventi e progetti nel settore della sanità e dell’istruzione. Quello con l’Asla locale imolese è un rapporto di lungo corso, che ha visto negli anni la donazione da parte di Sacmi di attrezzature e infrastrutture, dalle nuove sale operatorie agli ecografi per la diagnosi di neoplasie e patologie cardiache”, ha sottolineato il presidente di Sacmi Imola, Paolo Mongardi. Deliberata in occasione del primo centenario di storia dell’azienda, la donazione “rafforza lo speciale rapporto di questa azienda con il suo territorio. Sostenere gli ospedali e le scuole, tutelare le persone in difficoltà, sono nel DNA di Sacmi, in cui sono impressi i valori di solidarietà e mutualità, strumenti che generano valore condiviso per l’azienda e la comunità”, ha aggiunto Mongardi.