Processo integratoper carta alimentare
Una macchina Superflexol per la stampa flessografica a 4 colori, con gruppo di accoppiamento e unità di goffratura integrati, è stata di recente installata da Saldoflex presso un trasformatore italiano. Consente lo svolgimento, con un unico passaggio, delle tre fasi di lavorazione (stampa, accoppiamento e goffratura, appunto) per l'ottenimento di bobine di carta alimentare accoppiata a "cartene" pronte per essere tagliate a misura nei formati richiesti dal mercato della piccola e grande distribuzione alimentare.
La carta alimentare accoppiata con "cartene" - un film in HDPE con spessore attorno ai 6-8 micron - si è largamente affermata per i prodotti da banco in supermercati, macellerie, pescherie, salumerie ecc. per avvolgere alimenti freschi caratterizzati da elevata umidità e/o presenza di oli o grassi. Il vantaggio di questo tipo di accoppiato consiste in una riciclabilità di gran lunga più agevole già in sede di raccolta differenziata dei rifiuti, poiché il film in polietilene, accoppiato alla carta tramite un processo a freddo, può essere facilmente separato da parte dello stesso consumatore finale dopo l'utilizzo del prodotto. Ciò risulta invece impossibile nel caso della cosiddetta carta politenata, ottenuta tramite un processo di estrusione e accoppiamento a caldo. Il vantaggio, in termini sempre di riciclabilità, è evidente anche rispetto alla carta paraffinata.
Il gruppo di accoppiamento e goffratura, integrato nella struttura della macchina, è posizionato dopo il ponte di asciugamento e immediatamente prima dell'avvolgitore. Lo svolgitore per la bobina di cartene è motorizzato, con regolazione elettronica del tiro. L'unità di accoppiamento, concettualmente simile a un gruppo colore, deposita sul cartene un sottilissimo velo di soluzione vinilica immediatamente prima che esso venga pressato sulla carta da una coppia di cilindri. Il corretto dosaggio della soluzione avviene per mezzo di un cilindro/cliché gommato in tavola piena, che la riceve da un cilindro anilox retinato rivestito in rame. La soluzione vinilica viene pescata da una bacinella per mezzo di un cilindro gommato, che la trasferisce sul cilindro retinato.
Subito dopo l'accoppiamento ha luogo la goffratura, anche questa effettuata a freddo, tramite un apposito cilindro goffratore con cilindro gommato di riscontro. L'operatore ha il pieno controllo di tutti i parametri: infatti può intervenire sulla regolazione del tiro del film di cartene (importantissima per una perfetta planarità dell'accoppiato dopo il taglio in formato), sul suo centraggio rispetto alla carta, sulla quantità di collante depositato (agendo sulle pressioni micrometriche del cilindro anilox), sulla pressione del cilindro goffratore.
La sezione di stampa è stata concepita tenendo ben presenti le necessità di velocità, flessibilità e qualità richieste dal trasformatore. Capace di superare i 220 metri al minuto effettivi in produzione, utilizzando inchiostri ad acqua su una fascia utile di 1000 mm, questa flessografica è stata equipaggiata con cambio rapido in macchina dei porta cliché con sistema a maniche "quick change-out", per un agevole cambio lavoro con ridotti tempi di impostazione. Inoltre, è dotata di avanzamenti simultanei motorizzati e di videocamera per il controllo di registro, oltre che di una serie di accorgimenti (paranchi elettrici per la movimentazione dei cilindri, gruppi svolgimento e riavvolgimento con sollevamento idraulico della bobina) finalizzati alla massima facilità di utilizzo, a tutto vantaggio anche della sicurezza.