L’evoluzione della pneumatica secondo Festo
Si intitolava “Energy Efficiency & Safety: l’evoluzione della pneumatica nella nuova fabbrica 4.0” la conferenza stampa organizzata da Festo a Milano il 18 dicembre per illustrare come l’utilizzo della pneumatica possa risolvere in modo vantaggioso i problemi di automazione in termini di trattamento e di qualità dell’aria, di efficienza energetica e di sicurezza, anche alla luce dei nuovi trend dell’Industria 4.0. Nel corso dell’incontro con aziende e stampa di settore è stato presentato anche il volume “Automazione pneumatica - Componenti, applicazioni e soluzioni”, edito da Tecniche Nuove, la cui pubblicazione si inserisce nelle celebrazioni per il 60° anniversario dell’azienda.
Dopo il benvenuto e una breve introduzione di Festo nel mondo e in Italia da parte del direttore generale Giampiero Bighiani (in foto), in tema di efficienza energetica e sicurezza degli impianti e degli operatori, è stato illustrato come i sistemi pneumatici, se utilizzati in modo appropriato, oltre a consentire una notevole riduzione dei consumi energetici, sono in grado di assicurare fino a 10 funzioni di sicurezza in un ciclo operativo di una macchina come, per esempio, l’inversione, l’arresto pneumatico e meccanico di un movimento, entrambi in categoria 3 o la protezione contro l’avviamento imprevisto. Nello specifico, in un’ottica di sicurezza integrata, l’obiettivo è garantire funzioni diagnostiche e di “condition-monitoring” attraverso la reciproca connessione in rete dei componenti di un sistema di produzione, quali sensori e attuatori, nello scambio permanente di informazioni unitamente a valutazioni combinate di diversi sensori.
In aggiunta, l’attenzione crescente verso i temi del risparmio energetico, grazie alla pressione della comunità internazionale che sta invitando i paesi più avanzati ad adottare direttive mirate alla riduzione dei consumi energetici di almeno il 20% entro il 2020, sta assumendo anche per le industrie una valenza sempre più strategica. In questo scenario evolutivo virtuoso, la progettazione di impianti ecocompatibili sta diventando un elemento a elevato valore aggiunto, a favore anche di una maggiore competitività complessiva. In tal senso, Festo guarda al futuro dell’energy saving puntando sul design con innovativi software di selezione, su prodotti e soluzioni intelligenti, sull’analisi dei consumi e su una cultura orientata a coinvolgere e sensibilizzare tutte le funzioni aziendali. Il paradigma si sposta dal singolo prodotto al sistema con soluzioni nell’ambito dell’automation technology che, per esempio, permettono di ridurre la pressione per la corsa di ritorno, per un risparmio di circa il 22% rispetto ai sistemi tradizionali e, in alcune applicazioni, consentono di ridurre fino al 60% l’energia necessaria per la produzione di aria compressa.
È stata poi proposta una panoramica sull’Industria del futuro secondo il modello di Scharnhausen. Nell’era dell’“integrated industry”, la trasformazione dell’industria 4.0 si manifesta concretamente con la crescente richiesta di prodotti personalizzati e componenti sempre più intelligenti e interconnessi con gli impianti di produzione. In tal senso, la Germania è stato il primo paese europeo ad essersi attivato per sviluppare e testare nuove modalità produttive, istituendo nel gennaio 2012 l’“Industrie 4.0 Working Group”, gruppo di lavoro ad hoc che ha fornito una serie di raccomandazioni sull’argomento con una relazione al governo tedesco. Un’iniziativa che parte dal presupposto che, nel prossimo futuro, le imprese dovranno realizzare reti globali che incorporino impianti di produzione, macchinari e logistica, creando sistemi che integrino mondo fisico e virtuale, definiti CPS (Cyber-Physical Systems), in un’ottica di miglioramento sostanziale dei processi produttivi, delle fasi di ingegnerizzazione, della catena di fornitura e dei cicli di vita dei prodotti all’interno della cosiddetta “Smart Factory”. Le conoscenze acquisite da Festo in tema industria 4.0 sono confluite nella progettazione del sito produttivo di Scharnhausen in Germania, che è diventato un modello per illustrare ai clienti la tecnica dell’automazione in termini di alto grado di adattabilità e workflow efficienti. Ottimizzare i flussi dei materiali per un più elevato valore aggiunto: questi i must del nuovo stabilimento tecnologico Festo, caratterizzato da processi snelli, sostenibili e ad alta efficienza energetica, da prodotti di altissima qualità e da un approccio fortemente orientato al Cliente e a stimolare le potenzialità delle risorse umane.
In quest’ottica è stata sottolineata l’importanza della formazione nell’ industria 4.0. Uno scenario tecnologico sempre più sofisticato richiede un know-how altrettanto evoluto da parte dei collaboratori, per cui diventa determinante creare figure specializzate in grado di operare nell’era dell’industria 4.0 e di coordinarsi con la nuova organizzazione del lavoro. In tal senso, l’azienda mette al centro della sua strategia la formazione professionale degli operatori con Festo Academy, una piattaforma per la didattica e la ricerca che copre una vasta gamma di argomenti, dalle conoscenze di base fino alle competenze più specialistiche. Inoltre, per formare l’ingegnere meccatronico 4.0 sponsorizza il master di secondo livello in “Meccatronica & Management” (MeMa) dell’Università LIUC di Castellanza (Varese) dedicato ai giovani laureati in ingegneria con l’obiettivo di prepararli a inserirsi nelle aziende del settore dell’automazione, combinando una preparazione tecnologica specifica con competenze relazionali e organizzative, per rispondere alle esigenze di un settore in continua evoluzione.
Infine, l’idea di un libro dedicato all’automazione pneumatica nasce dalla volontà di rivisitare l’edizione precedente, aggiornandola con le più recenti evoluzioni nel campo dell’automazione industriale, frutto dell’interazione tra tre differenti discipline: meccanica, elettronica e informatica, al fine di automatizzare i sistemi di produzione e semplificare il lavoro umano. Nello scenario competitivo attuale, i tecnici sono sempre più chiamati a diventare esperti del “sistema macchina”, ampliando le loro competenze a tutte le tecnologie, per rendere gli impianti più performanti e affidabili. In tal senso, il testo guida gradualmente il lettore verso la moderna pneumatica applicata, partendo dai principi e passando ai componenti, alla simbologia e agli schemi funzionali, per accompagnare i progettisti nell’evoluzione della loro professione.