Oltre 30 costruttori italiani al servizio della campagna vaccinale nazionale

Sono più di 30 le imprese tra i costruttori italiani di macchine per la lavorazione di materie plastiche e gomma aderenti all’associazione di categoria Amaplast che hanno accolto l’iniziativa messa a punto da Confindustria “Fabbrica di comunità” e deciso di mettere a disposizione i propri spazi nell’ambito del piano nazionale di vaccinazione anti-Covid.

Di queste realtà industriali una ventina ha sede in Lombardia nelle province di Varese, Bergamo, Brescia, Milano, Lecco e Como, cinque si trovano in Piemonte, tra Biella, Novara e Torino, quattro in Veneto ed Emilia-Romagna, nelle provincie di Venezia e Reggio Emilia, e un paio, infine, in Toscana e nelle Marche.

L’iniziativa di Confindustria è stata attivata dopo aver condiviso il progetto con il Commissario Straordinario all’emergenza, il Generale Francesco Paolo Figliuolo, con l’obiettivo di individuare le imprese disponibili a supportare la campagna vaccinale mettendo a disposizione i propri siti. Dopo poco più di una settimana dall’inizio del reclutamento volontario, il progetto “Fabbriche di comunità” aveva raccolto la disponibilità di circa 10 mila locali. Un risultato che in prospettiva consentirà di vaccinare rapidamente milioni di persone che lavorano nelle imprese e che animano le comunità locali, contribuendo in maniera decisiva al raggiungimento dell’immunità diffusa.

Un’operazione di grande valore che dimostra spirito di servizio verso il Paese e vicinanza al territorio, una risposta sociale oltre che imprenditoriale alla lotta contro il Covid-19.

Secondo i dati forniti da Confindustria, il 48,8% delle oltre 7000 aziende aderenti ha sede nelle regioni del Nord-Ovest (il 36% del totale nella sola Lombardia), il 24,2% nelle regioni del Nord-Est (il 12% nel Veneto), il 14,1% nelle regioni del Centro, il 10,4% in quelle del Sud e il 2,5% nelle Isole. Nell’85% dei casi, si tratta di imprese del sistema Confindustria ma si sono candidate anche realtà quali terminal aeroportuali, porti, stazioni ferroviarie, alberghi, ippodromi e palestre.

L’emergenza Covid-19 scoppiata lo scorso anno non ha colto impreparate le aziende del comparto macchine per plastica e gomma che, grazie alle tecnologie 4.0 che consentono il controllo in remoto degli impianti, il collaudo e l’assistenza a distanza, sono sempre rimaste vicine ai clienti in tutto il mondo.

La possibilità di una campagna vaccinale più rapida e strutturata permetterà alle imprese italiane di tornare a proporre al meglio il proprio know-how in tutti i mercati internazionali, con l’usuale prontezza che le contraddistingue.