Per il ministro dell’agricoltura Patuanelli la plastic tax va rinviata

“La transizione è un processo e non un burrone in cui cadere, è frutto di un compromesso ma una volta raggiunto il compromesso l’obiettivo va mantenuto. Ritengo giusto prorogare nuovamente l’entrata in vigore della sugar tax e della plastic tax perchè noi non abbiamo messo in campo politiche pubbliche di accompagnamento a questo cambiamento”. Sono queste le parole pronunciate dal ministro delle politiche agricole alimentari Stefano Patuanelli in occasione della conferenza stampa conclusiva del G20 dell’agricoltura, tenutosi a Firenze il 18 settembre, in cui si potrebbe leggere un ulteriore rinvio dell’entrata in vigore della plastic tax, prevista per gennaio 2022.

La tassa, ritenuta da subito iniqua e fortemente criticata da tutta la filiera della plastica, prevede, per chi produce, acquista da altri paesi europei o importa Macsi, ossia manufatti monouso (esclusi quelli compostabili e quelli utilizzati in ambito medico-sanitario), il pagamento di 45 centesimi di euro per ogni chilogrammo di plastica ed era stata introdotta con la Legge di Bilancio 2020. La sua entrata in vigore era stata originariamente fissata per al primo luglio 2020, ma era stata rinviata (insieme alla sugar tax) al primo gennaio 2021 a causa dell’emergenza coronavirus. Un ulteriore rinvio al primo luglio 2021 era poi stato previsto dalla Legge di Bilancio 2021. Infine, il decreto “Sostegni bis” varato dal Governo lo scorso maggio ne aveva differito l’entrata in vigore al primo gennaio 2022, per il protrarsi dell’emergenza sanitaria e della mancata pubblicazione dei decreti attuativi.