Biaxplen esce da Manucor, a Loren il 95% del capitale sociale

 

La società russa Biaxplen, parte del gruppo russo Sibur, è uscita dal capitale sociale di Manucor, uno dei principali produttori europei di film in polipropilene biorientato (BOPP) per imballaggio flessibile per alimenti, nastri ed etichette autoadesive e wrap-around, con sede a Milano e stabilimento di produzione a Sessa Aurunca (Caserta). A seguito dell’operazione, l’altro socio Loren ha accresciuto la propria partecipazione al 95%, mentre il restante 5% è stato acquisito dalla società L&M, costituita da Luigi Scagliotti e Matteo Rossini, amministratore delegato e presidente del consiglio di amministrazione di Manucor

Fondata nel 1987 dalla famiglia Manuli come Manuli Film, Manucor ha visssuto diversi passaggi di proprietà, fino all’acquisizione da parte di Pillarstone nel 2018, nell’ambito di un’operazione di ristrutturazione dell’indebitamento finanziario e di ricapitalizzazione. Dopo aver realizzato un primo rilancio operativo, nel 2019 Pillarstone ha ceduto il 50% del capitale sociale a Biaxplen e il restante 50% è stato sottoscritto da Loren. Nel 2022, a seguito delle tensioni geopolitiche collegate alla guerra in Ucraina, si è reso necessario ridurre la partecipazione di Biaxplen al di sotto del 50% del capitale sociale fino al completo dell’attuale disinvestimento da parte del socio russo.

Il cambio di azionariato consentirà a Manucor di operare in maniera più efficiente con fornitori e clienti e di avvantaggiarsi di eventuali sinergie con altri operatori e investitori. Manucor si appresta a chiudere il 2022 con fatturato di 225,7 milioni di euro, un Ebitda di 13 milioni di euro e un utile di 5,7 milioni di euro, nonostante l’andamento dei costi energetici sia cresciuto del 157% rispetto al 2021. Il piano triennale prevede risultati in linea con il biennio concluso e l’azzeramento dell’indebitamento finanziario.