Basf Italia nel 2024: vendite in calo, soffrono chimica e materiali

Il sito di Pontecchio Marconi.
(Foto Basf Italia)

Il 2024 per il Gruppo Basf in Italia è stato un anno difficile ma che ha comunque visto un incremento dell’Ebitda di circa 24 milioni sul 2023 nonostante la flessione subita nelle vendite, che si è attestata a 2,120 miliardi di euro, con un -8,2%. A condizionare i risultati dell’azienda, il particolare e complesso quadro geopolitico ed economico che ha caratterizzato il 2024, influenzato in particolare dalle tensioni internazionali legate ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente e dal protrarsi della crisi del settore automobilistico sul mercato europeo che ha visto un calo nelle vendite di tutti i principali marchi, compreso quelli attivi nel comparto della mobilità elettrica.

Il gruppo ha ribadito l’importanza del nostro mercato, tra i primi tre in Europa per fatturato. Gli investimenti nel nostro Paese nel periodo 2020-2024 hanno raggiunto un totale di 190 milioni di euro (con una crescita del 35% nei cinque anni), trend che il gruppo conferma anche nel corso del 2025. Tra le attività principali, che costituiscono il 77,5% del totale vendite, hanno sofferto i segmenti Chemicals e Materials, mentre in leggera crescita il segmento Industrial Solutions (+2,1%). I migliori risultati sono stati messi a segno dal segmento Nutrition & Care (+ 6,9%) che comprende vitamine, carotenoidi, steroli utilizzati nell’industria alimentare e l’intera gamma di tensioattivi, emulsionanti, polimeri, emollienti, attivi, pigmenti e filtri UV, confermando ancora una volta il Gruppo Basf in Italia come prezioso alleato per due delle principali eccellenze del Made in Italy: alimentare e personal care. Per quanto concerne le attività cosiddette standalone (22,5% del totale vendite) il miglior segmento è stato quello di Agricultural Solutions (+7,8% rispetto al 2023), che prosegue nel percorso di integrazione nell’offerta dei prodotti di Hort@ – azienda specializzata in soluzioni tecnologiche per il settore agricolo, acquisita da Basf nel 2022 – con l’obiettivo di confermarsi player di riferimento in Italia per l’Agricoltura 4.0.

Lorenzo Bottinelli.
(Foto Linkedin/
Lorenzo Bottinelli)

“Il 2024 è stato un anno particolare per Basf in Italia. Nonostante ci sia stata una flessione sulle vendite del 8,2% rispetto al 2023, abbiamo riscontrato una significativa tenuta dell’Ebitda che è cresciuto di 24 milioni di euro. Un risultato ottenuto perseguendo le politiche di contenimento dei costi e di attenzione ai mercati più promettenti e che riflette appieno i risultati dell’intero gruppo. L’andamento nazionale, ancora una volta, si conferma influenzato dall’andamento dell’industria europea e internazionale. Lo scenario geopolitico odierno, con la conseguente non competitività dei costi energetici, unito alla continua crisi del settore automobilistico in Europa, hanno inciso considerevolmente sulla domanda da parte dei nostri clienti. Il calo delle vendite è stato parzialmente mitigato dalla crescita in alcuni dei nostri segmenti come Agricultural Solutions e Nutrition&Care. Parte importante di Basf in Italia risultano le soluzioni sempre più sostenibili che proponiamo ai nostri clienti e che giocano un ruolo sempre più importante nel supporto alla trasformazione green delle singole industrie. Motivo di orgoglio resta il dato legato agli investimenti in Italia, che nel 2024 ha raggiunto il picco massimo degli ultimi cinque anni. Il sito che più ne ha beneficiato è stato quello di Pontecchio Marconi, che resta il più importante insediamento produttivo del Paese. Anche nel 2025 Basf prevede di continuare a investire sullo stesso sito e sugli altri presenti in Italia. Una scelta audace in questo periodo storico, ma allo stesso tempo importante, che mostra quanto l’Italia continui a essere centrale per le attività del gruppo”, ha dichiarato Lorenzo Bottinelli, amministratore delegato e vicepresidente di Basf Italia.