Plastics Europe interviene sui dazi UE ai prodotti statunitensi

(Foto Plastics Europe)

Circa 26 miliardi di euro. Questo il valore, secondo le stime, dei dazi che l’Unione Europea adotterà dal primo aprile come contromisura commerciale a quelli recentemente introdotti dall’amministrazione Trump. L’UE ha pianificato una risposta in due fasi: dal primo aprile appunto verranno ripristinate vecchie misure di riequilibrio ai dazi già applicati dalla prima amministrazione Trump tra il 2018 e il 2020 su una serie di prodotti statunitensi che comprendono barche, motociclette e liquori, per un valore di circa 8 miliardi di euro. Dopodiché, da metà aprile entrerà in vigore un nuovo pacchetto di dazi su prodotti industriali e agricoli, tra i quali anche la plastica, per un importo di altri 18 miliardi di euro.

L’inclusione della plastica nei dazi che saranno adottati da Bruxelles ha suscitato l’immediata preoccupazione dell’associazione dei produttori europei di materie plastiche Plastics Europe, la cui managing director Virginia Jannsens ha dichiarato che "Plastics Europe riconosce l’importanza della decisione dell'UE di imporre potenzialmente contromisure commerciali sui beni statunitensi in risposta al recente aumento delle tariffe statunitensi su acciaio e alluminio. Mentre comprendiamo la necessità dell'UE di salvaguardare i propri interessi economici, sottolineiamo però l'importanza di mantenere i principi di libero ed equo commercio che sono così importanti per promuovere la stabilità e la crescita economica globale”.

Virginia Janssens.
(Foto Plastics Europe)

Ma, ha proseguito Jannsens, “l'imposizione di tariffe, in particolare su beni industriali tra cui la plastica, interromperà le catene di fornitura, aumenterà i costi per le aziende e avrà un impatto negativo sui consumatori su entrambe le sponde dell'Atlantico. Gli Stati Uniti rimangono un importante partner commerciale per il settore europeo della plastica: nel 2023, l'11,7% delle esportazioni extra-UE di plastica era diretto negli Stati Uniti (per un valore di 3,4 miliardi di euro), mentre il 22,2% delle importazioni extra-UE di plastica proveniva dagli Stati Uniti (per un valore di 5,3 miliardi di euro)”.

“In qualità di stakeholder chiave nel settore europeo della plastica, esortiamo sia l'UE che gli USA a dare priorità alle soluzioni diplomatiche per evitare di far ulteriormente aumentare le tensioni commerciali. Sosteniamo l'apertura dell'UE alla negoziazione, come ribadito dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, e chiediamo sforzi collaborativi per risolvere questa controversia in modo da proteggere l'industria, i posti di lavoro e i consumatori sia negli USA che in Europa”, ha aggiunto la managing director.

“Plastics Europe rimane impegnata a collaborare con i decisori politici per sostenere politiche commerciali che garantiscano una crescita economica reciproca e supportino il nostro impegno nel far progredire la nostra roadmap di transizione per la plastica in Europa. Plastics Europe monitorerà attentamente e valuterà ulteriormente con i suoi membri il potenziale impatto di queste tariffe sull'industria europea della plastica", ha concluso Virginia Jannsens.