I costruttori tedeschi rivedono le stime per il 2022
Nei primi tre mesi del 2022 l’acquisizione di ordini da parte dei costruttori tedeschi è diminuita del 27% rispetto allo stesso periodo del 2021, a fonte di un fatturato cresciuto del 3% rispetto all’anno precedente. Da un lato, il primo trimestre del 2021 era stato eccezionalmente positivo, sotto la spinta dell’elevata domanda proveniente dai settori dell’imballaggio e medicale, dall’altro, le aziende trovano sempre più difficile convertire in vendite i pur numerosi preordini. Sono questi i due fattori che stanno condizionando pesantemente l’andamento della prima parte di 2022.
“Anzitutto e soprattutto abbiamo a che fare con la scarsità di materie prime. A questo si aggiungono, come risultato della guerra tra Russia e Ucraina e della rigorosa politica cinese per combattere la nuova ondata di Covid, molti problemi logistici e la maggiore incertezza nel mercato, che stanno impattando negativamente sull’attività dell’intero settore”, ha dichiarato Thorsten Kühmann (foto a destra), direttore generale di Plastics and Rubber Machinery Association in seno alla federazione tedesca dell’industria meccanica VDMA.
Di conseguenza, l'associazione dei costruttori tedeschi si vede costretta a rivedere le proprie stime di inizio 2022, quando per l’anno in corso sembrava ancora realistico un tasso di crescita compreso tra il 5 e il 10%. “Nonostante un portafoglio ordini comunque pieno, per il 2022 dobbiamo prevedere, nel migliore dei casi, solo un leggero incremento di fatturato, al massimo nell’ordine del 2%”, ha concluso Kühmann.