Borealis investe e disinveste
Nel 2009 Borealis ha registrato un utile netto di 38 milioni di euro, a fronte dei 239 milioni del 2008. Anche la multinazionale austriaca ha risentito della pesante recessione economica dello scorso anno, che ha ridotto la domanda di beni industriali e di consumo e contratto i margini nel mercato delle poliolefine, così come dei costi sostenuti per avviare l'impianto di Stenungsund (Svezia), il maggiore investimento europeo della multinazionale, per la produzione di 350.000 ton/anno di LDPE. Questa struttura, nonostante le difficoltà, secondo le previsioni rafforzerà la capacità della società di soddisfare i crescenti mercati di fili e cavi. Anche Borouge, seppure anch'essa colpita dalla crisi, ha continuato a investire con il progetto Borouge 2, che dovrebbe entrare in funzione a metà 2010 per triplicare la capacità produttiva annua di PE e PP, portandola a 2 milioni di ton; allo stesso tempo è già stato dato inizio a Borouge 3, per avviare la produzione di 2,5 milioni di ton l'anno di poliolefine entro la fine del 2013. Per contro, per fronteggiare crisi e costi e restare competitiva, la società chiuderà a fine marzo l'impianto di Beringen (Belgio) per la produzione di HDPE.