Un piano Novamont-Coldiretti per l’agricoltura 4.0

Arriva il piano Novamont-Coldiretti per sviluppare l’agricoltura 4.0 che nell’ultimo anno è cresciuta del 20% generando un fatturato di 540 milioni di euro. È quanto annuncia Coldiretti in riferimento alla nascita di Mater-Agro, la nuova società completamente dedicata agli agricoltori.

Mater-Agro, nel cui azionariato sono presenti gli agricoltori, è nata per iniziativa di Coldiretti e di Novamont e intende promuovere un modello di innovazione partecipata tra agricoltura e industria, aiutando gli imprenditori della terra a mantenere buone rese di coltivazione attraverso soluzioni agronomiche sostenibili per la transizione ecologica, dai biofitosanitari ai biolubrificanti, dai teli biodegradabili per pacciamatura alle applicazioni in bioplastica fino allo sviluppo di colture in grado di affrontare gli effetti dei cambiamenti climatici su temperature e disponibilità di acqua.

Novamont e Coldiretti collaborano insieme da molti anni per creare un modello di cooperazione che, attraverso la filiera delle bioplastiche e partendo dagli oli vegetali, introduca innovazione e rigenerazione nel settore agricolo. I biofitosanitari sono prodotti fitosanitari a base di acido pelargonico ad altissima concentrazione di sostanza attiva, efficaci nel controllo della crescita di erbe infestanti annuali e perennali. I biolubrificant, miscele liquide per la lubrificazione delle parti meccaniche delle macchine agricole, sono la soluzione ottimale per la difesa dell’ambiente.

Le plastiche in agricoltura, se non propriamente raccolte e smaltite, possono influenzare l’ambiente in maniera rilevante, contaminando i terreni e incidendo negativamente su fertilità e salute del suolo. È anche concreto il problema dell’asporto di suolo nella fase di rimozione dei teli sottili utilizzati per le coltivazioni ortofrutticole e della conseguente elevata difficoltà di riciclo a fine vita utile. I teli “green”, oltre a evitare le infestanti senza uso di erbicidi e a permettere il risparmio di acqua e il contrasto dell’erosione, proprio in funzione della loro biodegradabilità possono essere lasciati nel suolo ove, una volta incorporati, vengono mineralizzati dai microrganismi in anidride carbonica, acqua e biomassa, senza effetti negativi per il terreno e senza alcuna produzione di rifiuti plastici. Il telo viene quindi completamente biodegradato senza rilasciare residui nel terreno.

Attraverso Mater-Agro, inoltre, Coldiretti e Novamont progetteranno protocolli per rigenerare suoli inquinati, instabili e a rischio di desertificazione, realizzando una “fattoria sperimentale”, che formerà agricoltori e ricercatori sulla trasformazione di aree degradate in centri di innovazione e di sviluppo per una gestione efficiente e sostenibile delle colture e per affrontare le sfide dei cambiamenti climatici.

“In questo periodo di crisi senza precedenti per l’umanità, che sempre più ci chiama a intraprendere scelte coraggiose nella direzione di una transizione ecologica non più rinviabile, Mater-Agro ha l’obiettivo di essere un luogo di innovazione in cui la chimica bio-based e l’agricoltura diventano una cosa sola: il punto di incontro e di co-creazione tra ricerca, innovazione e buone pratiche agronomiche, promuovendo la bioeconomia circolare come leva per disegnare un futuro più sostenibile per tutti, con l’ambizione di fare di più con meno”, ha dichiarato Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont.