Studenti umbri in visita allo stabilimento Novamont di Terni

Nei giorni scorsi lo stabilimento Novamont di Terni ha accolto 165 studenti provenienti dal Liceo Scientifico Guglielmo Marconi di Foligno (Perugia), dall’IIS Giordano Bruno di Perugia, dall’ITT Allievi-Sangallo di Terni e dall’IIS Cassata Gattapone di Gubbio (Perugia). La visita rientra nel progetto “Scuola@Novamont”, finalizzato a formare gli studenti sui temi della bioeconomia e a promuovere modelli di comportamento e di consumo sostenibili.

Guidati dal direttore e dai tecnici di stabilimento, gli studenti e i loro insegnanti hanno visitato i reparti e le sale di controllo per osservare in funzione gli impianti e le linee e conoscere il processo di produzione della famiglia di bioplastiche compostabili Mater-Bi.

“Novamont non è più una singola azienda. Attraverso ingenti investimenti siamo diventati un network di aziende con siti produttivi e di ricerca e una rete commerciale globale. Ma le nostre radici rimangono nel territorio ed è stato un onore poter raccontare agli studenti umbri il nostro modo di fare impresa, i nostri valori, la nostra storia e il senso profondo di quella tensione continua verso l’innovazione e la ricerca grazie alla quale siamo diventati leader e abbiamo creato occupazione e opportunità di sviluppo per il Paese”, ha dichiarato Federico Cioci, direttore dello stabilimento di Terni.

Novamont sta lavorando attivamente per promuovere un modello di sviluppo globale che connetta strettamente il mondo dell’industria e dell’economia con quello della formazione delle nuove generazioni, in direzione di un paradigma educativo che favorisca l’acquisizione di competenze trasversali e promuova la crescita di cultura e di conoscenze sui temi della bioeconomia. Attraverso il progetto “Scuola@Novamont” intende dotare studenti e corpo docente delle scuole di diversi ordini e gradi degli strumenti operativi che, opportunamente integrati con i percorsi di apprendimento scolastici, promuoveranno nuove conoscenze e nuove esperienze sulla chimica da fonti rinnovabili, sulle bioraffinerie e, più in generale, sulla bioeconomia.