In Europa riciclate oltre 500 mila tonnellate di PVC

I risultati relativi al programma di sviluppo sostenibile dell’industria europea del PVC nel 2015 sono stati presentati in occasione del quarto Vinyl Sustainability Forum 2016, svoltosi a Vienna il 28 aprile. L'industria di settore ha condiviso i principali traguardi raggiunti e, in particolare, il completamento della sostituzione degli stabilizzanti al piombo nel mercato dell’Unione Europea.

Affrontando il tema “Smart Vinyl for our Cities”, l’evento ha coinvolto oltre 130 operatori, tra cui esponenti del mondo accademico, di enti governativi, delle Nazioni Unite e della Commissione Europea, progettisti, designer, architetti e tutti i comparti dell'industria del PVC. Le presentazioni e le tavole rotonde si sono incentrate sul ruolo versatile del PVC, su come può essere utile per le future esigenze delle persone che vivono e lavorano in ambienti urbani e su come questo materiale possa offrire un significativo contributo in molti aspetti dell’edilizia.

Accogliendo i delegati, il presidente di VinylPlus, Josef Ertl (nella foto in basso), ha dichiarato: “Le città europee sono precursori nella transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio ed efficiente nell’impiego delle risorse. Il 72% della popolazione dell'UE vive in aree urbane, utilizzando il 70% della nostra energia. Per garantire la qualità della vita, le città del futuro avranno bisogno di edifici salubri e a basso consumo energetico, affidabili sistemi fognari e di distribuzione idrica, così come di assistenza sanitaria a prezzi accessibili. L'utilizzo del PVC in sostituzione di altri materiali riduce i costi, migliora le prestazioni del prodotto e offre un contributo positivo allo sviluppo sostenibile. Insieme ai nostri partner di The Natural Step, rivedremo il nostro impegno volontario ed evidenzieremo la rilevanza e la sostenibilità dei prodotti in PVC nelle città del 21° secolo".

Illustrando gli obiettivi di sviluppo sostenibile (2015-2030) e i principali risultati del vertice di Parigi sul clima (COP21), Stephan Sicars, direttore del dipartimento ambiente dell’organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale (Unido), ha affermato: “Lo spostamento dell’attenzione verso la progettazione di prodotti e processi sostenibili offre alle materie plastiche e all’industria del PVC molte opportunità per capitalizzare sull’innovazione, cosi come sulla domanda dei consumatori per migliori prestazioni ambientali e minore impatto ambientale dei prodotti. Secondo alcune stime, questi trend consentirebbero 3 mila miliardi di dollari di potenziali risparmi di risorse entro il 2030, tra cui mille miliardi di dollari nel mercato “green” emergente a livello globale. Un’economia circolare si rivitalizza e si rigenera attraverso la progettazione. La filiera produttiva del PVC sta facendo progressi a livello globale nel ridurre il suo impatto ambientale in aree quali la produzione di cloro-alcali, l’uso di energia e di mercurio e la produzione di CVM. Ci sono inoltre eccellenti sviluppi in diverse regioni e specialmente in Europa”.

Il direttore generale di VinylPlus, Brigitte Dero, ha presentato i risultati 2015 e ha sottolineato come la sostituzione degli stabilizzanti al piombo rappresenti un “risultato storico”. Questo significa che, a partire dal 2016, i prodotti in PVC vergine provenienti dai trasformatori europei non contengono più piombo. “Questo importante risultato ottenuto da Espa (l’associazione europea dei produttori di stabilizzanti) conclude un percorso impegnativo che ha visto una stretta collaborazione lungo l’intera filiera per risolvere vincoli tecnici. I nostri progressi e risultati nel 2015 dimostrano come l'impegno volontario VinylPlus contribuisca ad affrontare il cambiamento climatico, migliorare la sostenibilità dei prodotti e a spingere l'industria europea del PVC verso un'economia circolare”, ha dichiarato Dero.

Nel 2015 VinylPlus ha riciclato oltre 500 mila tonnellate di rifiuti in PVC - un trend di riciclo in crescita di cui i profili finestra e i prodotti correlati hanno rappresentato circa il 45%. I maggiori volumi - circa 508 mila tonnellate - sono stati registrati e certificati da Recovinyl, il sistema di raccolta e riciclo dei rifiuti in PVC che comprende 177 imprese a livello europeo. L’obiettivo è quello di riciclare 800 mila tonnellate all’anno entro il 2020.

VinylPlus, inoltre, ha ribadito il suo impegno ad affrontare la questione dei “legacy additives” nel PVC riciclato in collaborazione con le autorità competenti e chiede alla Commissione Europea di proporre soluzioni realistiche per il proseguimento e lo sviluppo del riciclo di PVC, tenendo conto dei suoi benefici in termini di efficienza delle risorse. VinylPlus sta anche intensificando il suo dialogo con le istituzioni per un impegno concreto che aiuti a trovare soluzioni per le preoccupazioni di riciclatori e trasformatori riguardo alle incertezze nell’attuazione dei rilevanti regolamenti UE, come Reach, CLP e Rifiuti Pericolosi.

In altri settori chiave, VinylPlus ha accresciuto la consapevolezza della sostenibilità attraverso la partecipazione ad attività che hanno rafforzato la sua presenza a livello globale e ha esteso l’impegno proattivo nei confronti dei grandi marchi globali. Queste attività includono la partecipazione alla Green Industry Platform dell’Unido e dell’Unep e il contributo di VinylPlus destinato a governi e istituzioni per implementare gli obiettivi di sviluppo sostenibile grazie anche al PVC. .

Infine, Christos Fragakis, vicecapo unità del direttore generale ricerca e innovazione della Commissione Europea, ha parlato della nuova politica di ricerca e innovazione dell’Unione Europea per promuovere lo spiegamento di soluzioni con cui affrontare le complesse ma fortemente interconnesse sfide collegate alle città e sostenere la transizione delle stesse città verso la sostenibilità, rafforzandone la capacità di adattamento ai cambiamenti.