Dal primo agosto Coripet diminuisce il contributo ambientale

La fotografia positiva emersa dal bilancio di Coripet e la particolare bolla di mercato che sta vivendo il settore del PET riciclato hanno permesso al consorzio di diminuire il contributo ambientale di riciclo per i suoi associati nella categoria produttori, che dal prossimo primo agosto corrisponderà a 16 euro alla tonnellata. Il ruolo di Coripet come consorzio autonomo, volontario e senza scopo di lucro, infatti, è sempre stato quello di offrire ai propri associati un servizio di gestione del fine vita e di avvio al riciclo non solo efficiente, ma anche flessibile e reattivo sui costi.

“Pur restando fermamente orientati a centrare gli obiettivi della direttiva SUP al 2025”, ha precisato Corrado Dentis, presidente di Coripet, “l’eccezionale congiuntura di mercato mai verificatasi in precedenza permetterà, per i prossimi mesi, a tutti i soci Coripet, di avere il servizio disponibile a costi estremamente contenuti. Questa scelta di ridurre il contributo di riciclo non impatterà in alcun modo sulla qualità del servizio erogato, perché resteranno invariati sia i contributi per la raccolta differenziata assegnati ai comuni sia l’opportunità di avere gratuitamente gli eco-compattatori per comuni ed esercizi commerciali”.

Sempre nell’ottica di accelerare la transizione verso gli obblighi che spettano alle aziende entro il 2025, Coripet conferma che per le aziende che adotteranno la soluzione dei tappi solidali alla bottiglia il contributo sarà il medesimo della bottiglia stessa, ossia 16,00 euro a tonnellata. Il 2021 per Coripet è stato caratterizzato da vari fattori positivi: il riconoscimento definitivo da parte del Mite, il giro d’affari cresciuto del 350%, l’aumento del 160% degli eco-compattatori installati e la copertura pressoché totale della popolazione servita.

“Il bilancio presentato poche settimane fa, il servizio di gestione del fine vita offerto a costi molto bassi da agosto e gli obiettivi raggiunti, dimostrano la capacità di Coripet di essere un consorzio EPR versatile, reattivo ed efficiente nell’erogare il servizio ai soci”, ha aggiunto Dentis, “e siamo sempre più certi che la strada intrapresa sia quella giusta anche per accelerare e aiutare i Comuni, e quindi l’intero Paese, a raggiungere gli imminenti obiettivi europei sul riciclo del PET”.