Aliplast e NextChem insieme nell’upcycling per l’economia circolare

Il 29 ottobre, a Bologna, è stato firmato un accordo strategico fra Aliplast, società del Gruppo Hera, attivo nella raccolta, nel riciclo e nella rigenerazione della plastica, e NextChem, società del Gruppo Maire Tecnimont, attivo nello sviluppo di progetti e tecnologie per la transizione energetica, che prevede la fornitura da parte di Nextchem della tecnologia, dell’ingegneria e dei servizi EPC per la realizzazione di un impianto che utilizzerà la tecnologia proprietaria MyReplast per l’upcycling dei rifiuti plastici in prodotti polimerici ad alto valore aggiunto.

Si tratta di una prima collaborazione che intende mettere a fattor comune le competenze di realtà che occupano una posizione di primo piano nei rispettivi settori. Da una parte il Gruppo Hera, che attraverso i 90 impianti di Herambiente - tra i primi operatori in Italia per volumi di rifiuti trattati, vanta un know-how importante nella gestione dell’intera filiera ambiente, cui Aliplast contribuisce in misura strategica presidiando in maniera sempre più integrata e circolare il comparto della plastica. Dall’altra parte il Gruppo Maire Tecnimont, attivo a livello mondiale nel settore dell’ingegneria di processo e fortemente impegnato, attraverso la controllata Nextchem, nello sviluppo di progetti e di tecnologie per la transizione energetica, in particolare per l’economia circolare, secondo un approccio industriale innovativo focalizzato sull’ingegnerizzazione di processi di trasformazione che permettano di produrre materiali polimerici ad alto valore aggiunto che sostituiscano effettivamente i materiali vergini prodotti a partire da risorse fossili.

La costruzione presso un sito del Gruppo Hera di un impianto basato sulla tecnologia MyReplast consentirà di realizzare polimeri riciclati di elevata purezza e qualità in grado di raggiungere prestazioni chimico-fisiche e meccaniche di alto livello. L’obiettivo dell’impianto è quello di trattare rifiuti plastici post consumo per ricavarne prodotti riciclati “su misura”, che rispondano alle richieste dei trasformatori e ai massimi standard di qualità del mercato, in forza di caratteristiche e proprietà analoghe a quelle dei polimeri vergini di origine fossile. L’impianto vanterà caratteristiche innovative quali, per esempio, elevata livelli di automazione dei processi e di digitalizzazione in ottica di data analytics, consentendo anche di massimizzare l’efficienza energetica con conseguenti benefici ambientali, e una volta a regime produrrà circa 30 mila tonnellate all’anno di polimeri.

La partnership con NextChem consentirà ad Aliplast, in particolare, di sfruttare le opportunità del riciclo e del compounding per espandersi nel settore di alcune particolari plastiche rigide, come PP, HDPE e ABS, che il solo riciclo meccanico non consente di trattare in maniera adeguata. L’obiettivo è quello di offrire uno spettro sempre più ampio di plastiche riciclate di alta qualità, in direzione di modelli avanzati di economia circolare che siano in linea non soltanto con i target di UE e ONU, ma anche con il New Plastics Economy Global Commitment della Fondazione Ellen MacArthur, importante network internazionale sull’economia circolare di cui Gruppo Hera è membro.