Sistemi per il rilascio in orbita di microsatelliti stampati in 3D

Sono stati realizzati in Italia da CRP Technology mediante stampa 3D SLS (Sinterizzazione Laser Selettiva) di Windform XT 2.0, materiale a base poliammidica rinforzata con fibra di carbonio prodotto da Windform, i cinque deployer in cui erano integrati i 13 satelliti PocketQube portati nello spazio dal razzo Falcon 9 per la missione “Transporter-3” di SpaceX, l’azienda aerospaziale di Elon Musk. I deployer sono stati ideati e creati da Alba Orbital, che ha anche organizzato la preparazione del lancio con l’operazione denominata “Missione Alba Cluster 3 & 4”.

Il decollo di Falcon 9 è avvenuto dallo Space Force Station di Cape Canaveral (Florida) il 13 gennaio e, una volta raggiunta l’orbita bassa ed essersi separati dal razzo vettore, i cinque deployer hanno rilasciato i microsatelliti, che hanno iniziato a mandare segnali sulla terra. A oggi Transporter-3 è la missione con il più alto numero di microsatelliti coinvolti e il primo dispiegamento di PocketQube per il vettore Falcon 9. Alcuni dei microsatelliti rilasciati dai deployer hanno inaugurato dei primati: Unicorn-2A, 2D & 2E sono i primi satelliti per l’osservazione della Terra di Alba Orbital, progettati per fornire il pacchetto di dati con la più alta risoluzione notturna; “Pion-BR1” è il primo satellite sviluppato da una startup brasiliana; “Grizu-263a” è il primo pico-satellite della Turchia a essere lanciato in orbita, è stato progettato e costruito dal team studentesco Grizu-263 Uzay Takımı; "Tartan-Artibeus-1" è il primo nanosatellite di orbit edge computing intermittente senza batterie a bordo della missione Transporter-3. Questo progetto open source è stato sviluppato presso la Carnegie Mellon University.

“Mi congratulo con Alba Orbital e con tutti i team che hanno partecipato alla missione; è stato un duro e faticoso lavoro, ma ne è valsa la pena. Giovedì 13 gennaio 2022 abbiamo segnato una nuova pietra miliare nel mondo dei nano e microsatelliti: siamo molto orgogliosi di farne parte e di essere fornitori di materiali e tecnologie collaudate per l’integrazione e il lancio nello spazio. Il successo della missione dimostra ancora una volta l’efficacia e il valore dei materiali Windform per applicazioni mission-critical e ad alte prestazioni. Il successo della missione di SpaceX e di Alba Orbital è un ulteriore segnale del fatto che realizzare dei deployer in stampa 3D e materiale composito non è più un’operazione prototipale una tantum, ma un vero e proprio collaudato settore industriale, sia per CRP Technology che per CRP USA, l’azienda partner che ha inaugurato questo segmento con la realizzazione dell’innovativo deployer TuPOD, rilasciato qualche dalla Stazione Spaziale Internazionale”, ha Franco Cevolini, CEO e direttore tecnico di CRP Technology.

CRP Technology ha sede a Modena e opera nel settore della stampa 3D e della manifattura additiva e della prototipazione rapida di componenti, oltre a commercializzare materiali Windform. Dotata di uno dei reparti produttivi tecnologicamente più all’avanguardia in Italia, si avvale, oltreché di macchine professionali per la stampa 3D, di una serie di attrezzature di precisione che garantiscono elevati standard qualitativi al prodotto finale. L’azienda è inoltre in grado di offrire servizi di metallizzazione e di verniciatura creando prototipi funzionali di alto impatto estetico. In questo modo l’azienda è in grado di realizzare componenti che devono abbinare caratteristiche meccaniche ed estetiche.