Semplicità tutta italiana
Sempre attenta alle richieste di mercato, ST Soffiaggio Tecnica parteciperà anche all’imminente edizione dell’esposizione triennale Plast 2015 (Fiera Milano, 5-9 maggio) con il proprio stand B 122, nel padiglione 22. In tale occasione l’azienda presenterà la soffiatrice modello Isit 400, facente parte dell’ultima gamma di macchine che affianca le più tradizionali serie Aspi e TA. L’acronimo ISIT identifica questa serie di macchine a testa d’accumulo, riassumendone in una parola il tratto identificativo della gamma: semplicità italiana. È infatti composto dalla trascrizione della pronuncia nella nostra lingua di easy (“ISI”) e dall’abbreviazione dell’aggettivo italiana (“IT”). La tecnologia, garantita dal nome ST Soffiaggio Tecnica, è stata appunto semplificata senza tuttavia rinunciare a un alto livello tecnologico. La serie Isit garantisce, infatti, un’alta produttività con un elevato risparmio energetico a un prezzo di mercato concorrenziale. Appositamente sviluppata per la realizzazione di articoli soffiati per il settore tecnico, l’automotive e l’imballaggio industriale, la soffiatrice Isit 400 in esposizione sarà composta da un estrusore HEX 60 e da una testa d’accumulo da 8 litri. La struttura, progettata per essere esente da vibrazioni, è suddivisa in due basamenti, uno superiore per l’estrusore e la testa d’accumulo e uno inferiore per l’unità di chiusura e di soffiaggio. La struttura superiore è mobile e regolabile elettricamente nelle tre direzioni - verticale, orizzontale e trasversale - con controllo delle posizioni tramite trasduttori magnetostrittivi. Le novità maggiormente evidenti si trovano, però, nel gruppo di chiusura e nella sezione di estrusione. Per quanto concerne il gruppo di chiusura, due colonne di guida in diagonale sostengono e fanno scorrere i piani portastampi. In questo modo, la pinza di presa ed estrazione del prodotto soffiato non trova alcun intralcio, anche nel caso in cui il pezzo e il relativo stampo siano più alti dei piani. L’unità di chiusura si basa su tre piastre, una per il supporto di ciascun semistampo e la terza su cui è installato l’unico cilindro idraulico che movimenta le altre due. La forza di chiusura viene applicata nella parte posteriore di queste ultime mediante una traversa di flessione, che evita la trasmissione di spinte non equilibrate e qualsiasi tipo di deformazione. Un sistema di sincronismo a cremagliera completa il gruppo di chiusura, permettendo un movimento simultaneo e sincronizzato dei piani portastampi, che scorrono su guide prismatiche con cuscinetti a rulli. L’altro punto di forza è costituito dall’estrusore monovite, che si basa sulla tecnologia HEX (High output EXtrusion) e presenta un’elevata capacità e qualità di plastificazione, con un significativo risparmio energetico, grazie al profilo speciale della vite e all’alto grado di isolamento del cilindro. Pertanto, utilizzando diametri vite più piccoli, si ottengono alte rese di materiale plastificato, consentendo di diminuire le potenze utilizzate. Un sistema di riscaldamento a resistenze elettriche consente di trasferire il calore al materiale in maniera ottimale. Le resistenze sono isolate per evitare la dispersione di calore nell’ambiente e la vite non surriscalda il materiale anche quando ruota alla massima velocità. La mancanza di ventilatori di raffreddamento e il controllo ottimale della temperatura della massa fusa consentono una notevole riduzione del consumo energetico. La pressione e la portata della pompa sono monitorate da un software dedicato, utilizzando un inverter. Questo garantisce una maggiore silenziosità e un notevole risparmio energetico. La testa d’accumulo a due cardiodi è di tipo FIFO (First In First Out) ed è dotata di diverter, che assicura una stratificazione e una struttura bilanciate del parison. La quantità di materiale accumulato è controllata da un trasduttore lineare, mentre la velocità di estrusione e la variazione di spessore sono regolabili in 500 punti, assicurando un’elevata qualità del pezzo prodotto. Il gruppo di soffiaggio è dotato di una struttura collegata al basamento principale attraverso pattini a ricircolo di rulli. Questa soluzione consente di poterlo spostare sotto una metà dello stampo durante il cambio stampo e di regolare la posizione dell’ugello di soffio rapidamente e con precisione. Il movimento verticale è motorizzato e controllato da un trasduttore lineare e la posizione può essere memorizzata. Una colonna di rinforzo chiude il gruppo in modo che possa essere utilizzato anche con l’ugello inclinato. La pinza d’estrazione dell’articolo soffiato, movimentata elettricamente, è regolabile in altezza per variare la distanza tra i punti di presa e la testa, in modo da ridurre al minimo gli scarti di produzione. Una volta giunti nella posizione di presa, un getto d’aria provvede a raffreddare la materozza compresa tra lo stampo e i punti di presa, in modo da evitare che essa si “strappi” durante la fase di estrazione. Oltre al modello Isit 400 in esposizione, la gamma delle soffiatrici Isit comprende anche i modelli 500, 800, 1300 e 1600.