Il controllo della qualità del colore sempre più importante nella lavorazione delle materie plastiche

Esprimono soddisfazione Konica Minolta Sensing e Proplast per la collaborazione che dura ormai da oltre cinque anni e che, si legge in un comunicato stampa, ha prodotto un quadro di risultati di particolare interesse.

 

Avviata nel settembre del 2014, la partnership è finalizzata alla fornitura di servizi professionali per la qualità e il controllo colore destinato ai soci e alle altre aziende che si rivolgono al consorzio e da subito si è concretizzata con la fornitura, da parte di Konica, di uno spettrofotometro da banco CM 3600 A, dotato di software Spectra Magic per il controllo qualità, oltre a una cabina luce. È stata poi anche implementata un’attività congiunta di formazione con seminari dedicati alla colorimetria.

 

Oggi, il primo dato significativo che emerge è quello numerico. Sono infatti circa un centinaio le aziende, consorziate e non, italiane ed estere, che si sono rivolte a Proplast richiedendo questo tipo di consulenza. Un parterre composito e vario che dimostra come il tema del controllo qualità del colore sia sempre più sentito e avvertito trasversalmente nel comparto della lavorazione delle materie plastiche.

 

“Alcune aziende che finora si sono affidate unicamente a controlli visivi dei pezzi prodotti con criteri di verifica basica dell’idoneità, hanno manifestato l’esigenza di poter contare invece su un livello di controllo colore più accurato e, quindi, di procedere per via strumentale, in modo da assicurare un miglior follow-up della produzione. Fra le casistiche più citate e frequenti che hanno determinato questa nuova necessità, si evidenziano le fluttuazioni di qualità delle materie prime impiegate, la variazione dell’assetto delle linee produttive, così come le esigenze di clienti/mercati particolarmente critici e i cambi di produzione frequenti”, ha spiegato Maria Rosa Contardi, responsabile ricerca e sviluppo area ingegneria dei materiali di Proplast.

 

Renato Figini, responsabile e sales manager della filiale italiana di Konica Minolta Sensing, interpreta questi risultati con soddisfazione e come ulteriore conferma della tendenza alla crescente necessità di controllo della qualità e della costanza del colore nell’attività quotidiana. Anche perché la propensione alla delocalizzazione che oggigiorno segna in misura concreta il mercato, impone la necessità di poter contare su specifiche colore coerenti e ripetibili in tutto il mondo, in modo da poterle condividere in sicurezza fra fornitori e stabilimenti diversi.

 

Le grandezze colorimetriche più richieste a Proplast sono state le coordinate colore CIELab assolute e relative (confronto con campioni di riferimento), spesso finalizzate alla valutazione dell’effetto legato all’invecchiamento termico-ossidativo del materiali e/o all’esposizione ai raggi UV Haze e Trasmittanza (per materiali trasparenti e traslucidi).

Alla luce di questa esperienza e delle concrete necessità che il mondo delle materie plastiche sta manifestando, Konica Minolta Sensing e Proplast stanno valutando la possibilità di aumentare il livello dei servizi offerti con l’aggiunta di uno spettrofotometro portatile e del software di formulazione colore Colibrì.