Dalle bottiglie in PET post consumo ai portauova
Una collaborazione verticale è stata avviata dal costruttore italiano Amut Group, dal trasformatore statunitense Global Plastics e dall’azienda avicola statunitense Hickman’s Family Farms per evitare che le bottiglie in PET post consumo finiscano in discarica o, ancora peggio, negli oceani, con una nuova applicazione che dia alla plastica un’ulteriore possibilità di una seconda vita.
Global Plastics è un produttore californiano di imballaggi in PET realizzati interamente con bottiglie post consumo. A questo scopo ricicla approssimativamente 4 milioni di bottiglie al giorno, bottiglie che vengono separate in base al colore, macinate e lavate. L’azienda, inoltre, si occupa della granulazione delle scaglie e dell’estrusione della foglia per applicazioni finali in termoformatura. L’intero processo è svolto con macchine fornite da Amut Group e soddisfa i requisiti di FDA per gli imballaggi idonei al contatto diretto con gli alimenti.
Hickman’s Family Farms si occupa invece della produzione intensiva di uova e ha lanciato sul mercato un portauova ecologico ottenuto interamente con bottiglie in PET per acqua e soda post consumo e realizzato da Global Plastics. Per contenitori da 12 e 18 uova sono necessarie rispettivamente circa 3 e 5 bottiglie, mentre quello da 24 uova è attualmente in fase di sviluppo. Hickman’s Family Farms, inoltre, sta avviando la produzione interna di articoli termoformati con la termoformatrice ACF920 di Amut-Comi, il cui funzionamento risulta semplificato dal nuovo software Easy.