Per Basf dopo Germania e Stati Uniti c’è l’Italia
Nel 2008 il fatturato ha raggiunto la soglia dei 3.800 milioni di euro (+5% rispetto al 2007), in particolare grazie al segmento petrolio e gas naturale (+20%) e ai risultati della divisione Agricoltura (+9%). Le società del gruppo con sede in Italia hanno raggiunto, nel settore chimico, un fatturato pari a 1.966 milioni di euro (+3%) nonostante la decrescita dell’industria chimica italiana (-5%). L’Italia è tornata a rappresentare il terzo mercato mondiale dopo Germania e Stati Uniti. Questi, in sintesi, i dati presentati da Basf alla conferenza stampa tenutasi a Milano ieri. Più in dettaglio, a livello di produzione, il mercato della chimica in Italia nel 2008 ha fatto registrare una flessione del 5%. Questo decremento è il risultato del rallentamento di vendite e consumi ed è stato principalmente causato dal forte calo che ha caratterizzato l’ultima parte dell’anno. La crisi ha colpito soprattutto il settore industriale, delle costruzioni e dell’auto. All’interno di questo scenario il fatturato 2008 realizzato nel nostro paese ha, comunque, raggiunto quota 3,8 miliardi di euro (+5%), contro i 3,65 del 2007. Grazie a questi risultati, l’Italia torna a essere il terzo mercato mondiale per il gruppo chimico dopo Germania e Stati Uniti. A questa crescita del 5% ha contribuito fortemente il settore petrolio e gas (+20%), accompagnato dalla divisione agricoltura (+9%). Nel 2008 le società del gruppo con sede in Italia hanno conseguito nel settore chimico, ossia senza considerare le vendite nel comparto petrolio e gas, un giro d’affari complessivo di 1.966 milioni di euro (+3% rispetto al 2007) potendo contare su un organico di circa 1.350 collaboratori. Questi dati si riferiscono alla situazione a fine 2008, quando, in Italia, Basf contava 6 società e due holding di partecipazione. Nel corso della conferenza stampa è stato sottolineato che il 2009 sarà ancora un anno di sfide impegnative. La domanda di prodotti chimici non si è ripresa nel primo trimestre 2009 e non si intravede ancora un’inversione di tendenza. Per meglio fronteggiare la crisi, Basf ha irrobustito il proprio portafoglio con le acquisizioni di Revus Energy (settore petrolifero) e di Ciba Holding. A livello locale, l’acquisizione ha ampliato la dimensione del gruppo con 3 nuovi siti produttivi localizzati a Pontecchio Marconi, Mortara e Magenta e una sede commerciale a Origgio. Per sopperire al drastico calo della domanda, inoltre, sono in fase di ridimensionamento le capacità produttive e gli investimenti in tutto il mondo, sta per essere adottata una politica ferrea sui costi e sono in fase di accelerazione i programmi di ristrutturazione e miglioramento dell’efficienza. A partire dal 1° luglio , inoltre, il nuovo Business Center Europe South, la cui sede sarà fissata le strutture aziendali di Cesano Maderno, congloberà in un’unica struttura l’attuale Business Center Italy, responsabile per le attività in Italia, Grecia, Malta e Cipro, e il Business Center Iberia, responsabile per le attività in Spagna e Portogallo. Le aziende Basf dell’area Europa Sud sono una ventina per un fatturato totale di circa 3,5 miliardi di euro e quasi 3.600 collaboratori. Le vendite 2008 del gruppo Basf a livello mondiale hanno quasi raggiunto i 62,3 miliardi di euro con una crescita dell’8% rispetto al 2007. Questo incremento è legato soprattutto a un globale aumento dei prezzi. In particolare, il settore petrolio e gas è cresciuto del 37,3%, il segmento prodotti chimici del 10,3% mentre quello relativo agli agrofarmaci ha fatto registrare un 8,7%. Leggera flessione, invece, per i settori dei prodotti di nobilitazione (-7,8%) e delle materie plastiche (-3%). Il risultato operativo prima delle operazioni straordinarie si è attestato poco sotto i 6,9 miliardi di euro, valore di tutto rispetto benché inferiore ai valori raggiunti nel 2007. Di fatto, dopo un inizio promettente, che ha caratterizzato la prima parte del 2008, le attività della multinazionale hanno subito un rallentamento a livello globale particolarmente brusco nel quarto trimestre. La causa va ricercata nella pesante crisi che ha colpito quasi tutti i settori industriali. In questa difficile situazione è stato superato il fatturato record del 2007, ma l’utile netto ne ha risentito. Infine, a livello mondiale, il fatturato Basf del primo trimestre 2009 ha raggiunto i 12,2 miliardi di euro (-23% sul primo trimestre 2008).