La scarsità di LDPE supporta i distributori in Italia?
In Italia le vendite di LDPE in aprile hanno registrato rincari di prezzo fino a 50 euro/ton nonostante la modesta crescita mensile di quello dell'etilene. Per quanto riguarda maggio, sebbene sul fronte dei costi non si stia verificando alcuna tendenza a prezzi più elevati, sembra che l'obiettivo sia quello di ulteriori rincari. Secondo vari operatori, questo sarebbe dovuto alla scarsa fornitura, che spingerebbe i prezzi dell'LDPE più in alto dei costi. L'andamento costante dell'HDPE nel paese invece renderebbe questo prodotto maggiormente disponibile e quindi meno soggetto a rialzi di quanto lo sia l'LDPE. Per maggio, i maggiori produttori hanno annunciato, prima della chiusura delle transazioni riguardanti l'etilene nei giorni scorsi, incrementi di prezzo nell'ordine di 60-70 euro/ton per l'LDPE e di 40-50 euro/ton per LLDPE e HDPE in Europa, ritenendo per lo più responsabile di ciò la scarsa fornitura. Sul mercato italiano, nei giorni scorsi un acquirente ha ricevuto alcune offerte di LDPE da un produttore dell'Europa Occidentale (pagamento a breve termine) a prezzi ben al di sopra della chiusura di aprile.
La scorsa settimana, solo un paio di distributori hanno reso noti i propri prezzi dell'LDPE per maggio. Un distributore che offre materiale di provenienza mediorientale ha aumentato i prezzi di 50 euro/ton; un acquirente che aveva bisogno di materiale per maggio ha riferito di non avere ricevuto alcuna offerta dai propri fornitori, mentre un altro acquirente che necessitava di una fornitura urgente ha fatto sapere di non avere trovato alcuna disponibilità di pronta consegna. Vi sono state anche voci di vendite di materiale proveniente dall'Europa Centrale a 50 euro/ton in più. Per maggio i distributori sembrano intenzionati a mantenere la propria posizione riguardo i prezzi dell'LDPE, anche a fronte di scorte ridotte. D'altro canto, gli acquirenti si sono largamente lamentati circa la debolezza dei mercati finali dei propri prodotti per quasi tutto il mese di aprile e si attendevano prezzi stabili per maggio e una inversione di tendenza per giugno. In ogni caso, la scarsa fornitura potrebbe indurli ad assecondare, seppure limitatamente, rincari per un altro mese. Per quanto concerne il mercato dell'HDPE, la situazione appare diversa. A fronte della possibilità di vendite a prezzi stabili in maggio, alcuni acquirenti si aspettano prezzi più bassi, data la sufficiente disponibilità di prodotto e la mancanza di sostegno al rialzo sul fronte dei costi a monte. Anche l'emergere di offerte iraniane con prezzi ben al di sotto dei più bassi livelli registrati in aprile sembrerebbe avvalorare tali aspettative.