Leadership europea

L'Unione Europea deve migliorare la sua competitività e difendere la sua leadership tecnologica e produttiva, in serio calo soprattutto rispetto a concorrenti come la Cina. È il messaggio lanciato da Giorgio Squinzi a Bruxelles per una conferenza sulla competitività dell'industria chimica europea. "La leadership tecnologica ce l'abbiamo ancora, ma abbiamo perso punti", ha messo in guardia Squinzi, ricordando che l'Europa in 10 anni è passata da una quota di mercato del 32% a quella attuale del 24%, mentre la Cina, nostro diretto competitor, è passata dal 5-6% di un decennio fa al 22% di oggi. "Dobbiamo difendere prima di tutto la leadership tecnologica, ma anche quella reale di volumi prodotti", ha affermato Squinzi, sottolineando che "l'industria chimica europea ha capito che questa sfida si vince migliorando la competitività".
Uno degli strumenti per combattere questa battaglia è quello del marchio "Made in UE" su cui Squinzi si è detto schierato con la Commissione europea, dove un passo fondamentale è stato fatto con l'obbligo di registrazione dei prodotti chimici con REACH (24.000 quelli già registrati). Il rischio è però che, se le regole comunitarie, più strette, valgono solo nei 27 paesi, queste possano essere aggirate facilmente introducendo per esempio prodotti finiti cinesi con sostanze vietate.