Polimeri "ninja"

I chimici dell'istituto IBM Research di Almaden, in California, hanno scoperto un nuovo polimero battericida esente da antibiotici e basato sulla tecnologia dei semiconduttori.
Nel corso di una ricerca volta a identificare un metodo per praticare incisioni microscopiche su piastre siliconiche in una scala molto più ridotta rispetto al passato, gli studiosi del centro hanno scoperto alcuni materiali che, "incatenati" per formare un polimero, sono in grado di produrre una carica elettrostatica. Oltre allo scopo per cui era stato creato questo primo polimero, i ricercatori hanno iniziato a interrogarsi su altre possibili applicazioni e ciò ha portato alla creazione dei cosiddetti "polimeri ninja".
Introdotti in un flusso sanguineo o di acqua, i componenti di tali polimeri si assemblano in strutture biocompatibili (dette "ninja") che vengono attratte elettrostaticamente verso le cellule infette, senza intaccare quelle sane. Una volta raggiunte le cellule infette, distruggono il batterio e poi si biodegradano, senza effetti collaterali per l'organismo (almeno sino ad oggi). Questi polimeri combattono il batterio "imitando" il sistema immunitario: il polimero si attacca alla membrana del batterio e inizia a distruggerla. Quando è stata fatta a pezzi, il contenuto batterico fuoriesce ma a questo punto non riesce a opporre resistenza ai polimeri.
Oltre alla loro applicazione nel settore medicale, gli studiosi dell'IBM Research sperano di trovare un impiego anche nei detergenti e, perché no, in dentifrici, colluttori e nell'imballaggio alimentare in sostituzione degli agenti microbici che attualmente si rivelano dannosi per l'ambiente.