La Francia come l'Italia sui bioshopper

La Francia intende seguire l'esempio del nostro Paese nella messa al bando dei sacchetti in plastica tradizionale. È quanto fatto sapere da Assobioplastiche, riprendendo un lancio d'agenzia di Reuters, secondo cui il ministro francese per lo sviluppo economico, Arnaud Montebourg, il 4 febbraio a Lione ha dichiarato che "il 90% dei sacchetti in plastica è attualmente ottenuto partendo dagli idrocarburi, ma bisognerebbe arrivare al 100% di sacchetti riciclabili realizzati partendo dalla chimica verde", manifestando così l'intenzione di ispirarsi alla legislazione italiana in merito ai bioshopper.
A supporto di tale intenzione, Assobioplastiche riprende anche un lancio dell'agenzia Ansa del 5 febbraio, dove si legge che i senatori PD Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, a seguito dell'emanazione del decreto attuativo interministeriale Ambiente-Sviluppo economico e il parere positivo della Commissione Ambiente, hanno dichiarato: "In zona Cesarini va in porto l'atto necessario per rendere finalmente l'Italia il primo paese europeo plastic free nel comparto degli shopper".
Il decreto, che adesso attende di essere trasmesso dal Governo alla Commissione dell'Unione Europea, sempre secondo i due senatori "stabilisce definitivamente le caratteristiche tecniche degli shopper consentiti, escludendo ogni possibilità di ricorso ad additivi chimici di qualsiasi genere, e i termini e i tempi per comminare le sanzioni a chi intende continuare a inquinare con i sacchetti fatti con la vecchia plastica". Infine, anche Della Seta e Ferrante hanno affermato che "il ministro per lo sviluppo economico francese Arnaud Montebourg ha dichiarato che il proprio paese si appresta a seguire l'esempio italiano".