"Un augurio per la ricostruzione"

Così Maurizio Costabeber, direttore generale di DWS Systems - azienda attiva nella stampa 3D e nella costruzione di stampanti - ha sintetizzato i motivi che hanno portato alla realizzazione della grande riproduzione di Amatrice (4 x 4 m) posizionata all’ingresso dello stand della Regione Lazio a Maker Faire Rome - The European Edition 4.0, evento sull’innovazione svoltosi presso la fiera di Roma dal 14 al 16 ottobre.
Con questo progetto, a cinquanta giorni dal tragico sisma che ha interessato il Centro Italia, Maker Faire Rome e Regione Lazio hanno voluto rendere omaggio alle popolazioni coinvolte e al loro territorio. Amatrice è stata scelta simbolicamente tra i paesi colpiti dal terremoto in quanto principale centro abitato e con il maggior numero di vittime, senza per questo dimenticare i paesi di Accumoli e Arquata del Tronto e le numerose frazioni.
La combinazione di stampa 3D, fabbricazione digitale e cartografia digitale hanno consentito di realizzare in poco tempo questo modello che cristallizza lo stato dei luoghi prima del sisma. Si tratta di un’operazione inedita di “instant fabrication”, che sarebbe stata impossibile fino a pochi anni fa. Un omaggio, un documento, un aiuto alla memoria per riproporre in scala quello che in gran parte, purtroppo, non c'è più; per ridare forma fisica a ciò che oggi rimane solo in forma immateriale nei rilievi e nelle fotografie. Ma anche uno strumento per consentire a tutti, addetti ai lavori e non, di capire i luoghi, gli spazi, i volumi e di immaginare la ricostruzione.
Il processo produttivo è stato impostato secondo algoritmi (per la cosiddetta “modellazione generativa”) che hanno consentito di ridurre il lavoro manuale e di aumentare la precisione e l’attendibilità del risultato. Il terreno è stato modellato a partire da immagini GeoTIFF contenenti i metadati dell’elevazione. Gli edifici sono stati individuati in pianta incrociando i dati planimetrici della Carta Tecnica Regionale (2009) con i dati più aggiornati del progetto OpenStreetMap.
La modellazione dei volumi è invece avvenuta incrociando, per ogni singolo edificio, i dati di OpenStreetMap, gli Shapefile forniti dalla direzione regionale Territorio Urbanistica e Mobilità del Lazio e verificati con rilievo a vista attraverso Google Street View, ove disponibile.
L’accuratezza di rappresentazione nella scala scelta (1:500) è maggiore lungo le vie principali - dove sono state riprodotte anche porte, finestre, balconi, cornicioni - e nel disegno delle coperture. Maggiore dettaglio è stato dato agli elementi più caratterizzanti, quali la Chiesa di Sant’Agostino, il complesso del Santissimo Crocifisso, la Chiesa di San Francesco e Santa Maria di Porta, piazza Cacciatori del Tevere. Le coperture sono state verificate, edificio per edificio, con ortofoto di voli datati 2014, sempre forniti dalla direzione regionale.
La stampa 3D è stata eseguita da DWS Systems usando la macchina XFAB di propria produzione, che consente un elevato livello di accuratezza e precisione. I piccoli edifici sono stati separati dal modello del terreno e tagliati secondo moduli quadrati da 125x125 mm. Per ogni modulo è stato previsto un alloggiamento pianeggiante a una diversa quota, in modo da risparmiare materiale e tempo di stampa. Il materiale plastico utilizzato è Invicta 915.
Il terreno, infine, è stato realizzato fresando blocchi di polistirene dopo aver preparato i file con un algoritmo di alleggerimento e di nesting. La Fresatura è stata eseguita da Sergio Subrizi e Giorgio Marcatili di Fonderie digitali.