Un falansterio per lo smart working

Il 22 marzo Siemens ha inaugurato la sua nuova sede milanese, espressione concreta di modernità, di un modo più attuale di lavorare e di un’organizzazione pronta alle esigenze dell’era digitale, testimonianza tangibile del desiderio di continuare a rimanere e a crescere nel Bel Paese, dove l’azienda è presente dal 1899. Le porte della nuova struttura si sono aperte per accogliere le principali istituzioni locali e della business community e, in diretta streaming, gli oltre 3 mila collaboratori distribuiti tra Milano e le altre sedi sul territorio nazionale, tra cui Torino, Genova, Padova, Bologna, Firenze e Roma.

Simbolo di innovazione e sostenibilità, il nuovo edificio - che, da solo, copre una superficie di oltre 15 mila metri quadri e ospita circa 1000 collaboratori - sorge nel quartiere Adriano ed è al centro di un più ampio piano di riqualificazione urbanistica: complessivamente, infatti, l’area si sviluppa su 86 mila metri quadri, ospita circa 1800 collaboratori, più della metà del totale presente in Italia, in 32 mila metri quadri di uffici e laboratori, per un investimento complessivo di circa 40 milioni di euro.

“A meno di due anni di distanza dalla posa della prima pietra, eccoci pronti a inaugurare il nostro nuovo quartier generale. Non prende corpo come un tradizionale ufficio ma come manifestazione del concetto di smart working. L’obiettivo di base è quello di dare ai nostri collaboratori un’area che riassuma la nostra filosofia di comunità del futuro, fatta di lavoro, ma anche di condivisione, integrazione, scambio reciproco e tutela ambientale”, ha commentato Federico Golla, presidente e amministratore delegato di Siemens Italia.

 

Lavoro agile e sostenibile

L’edificio, infatti, si ispira ai princìpi dello smart working che Siemens ha abbracciato in Italia fin dal 2011, fino a diventare l’unica modalità di lavoro per tutti i collaboratori, grazie a un accordo sindacale siglato nel giugno 2017. È completamente automatizzato e attento ai consumi di energia e l’infrastruttura tecnologica si basa su una piattaforma che gestisce, monitora e supervisiona tutti i sistemi, integrandoli tra loro. A partire dagli impianti di termoregolazione HVAC (riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell'aria), a quelli elettrici, di illuminazione, rilevazione incendio - con circa 1500 rivelatori installati - fino a quelli di sicurezza, con quasi 150 sensori antintrusione tra contatti finestra e volumetrici, oltre a gestione esodo. Un sistema d’automazione specifico per il comfort dell’ambiente controlla e regola temperatura, umidità, qualità dell’aria, intensità luminosa, con il preciso obiettivo di raggiungere i massimi livelli di comfort climatico e visivo e di risparmio energetico. Il controllo della luminosità dei singoli spazi è garantito da oltre 400 rilevatori di presenza e dalla regolazione automatizzata dei sistemi frangisole, fatta in base alla posizione del sole e alle condizioni meteorologiche rilevate da una centrale meteo esterna. Infine, una piattaforma di monitoraggio e reportistica dei dati energetici permette di monitorare la prestazioni a lungo termine dell’edificio, misurandone il consumo, l'approvvigionamento energetico e gli indicatori di sostenibilità.

 

Werner von Siemens

La cerimonia, alla presenza dell’assessore milanese alla cultura, Filippo Del Corno, è stata intitolata a Werner von Siemens, così come la nuova strada che ospita il quartier generale dell’azienda, un collegamento tra via Ponte Nuovo e via del Ricordo. Visionario, uomo di azione e di ingegno, Werner von Siemens fu innovatore e imprenditore. A lui si devono famosi primati: l’invenzione della dinamo elettrica nel 1866, che ha posto le basi per l’utilizzo dell’elettricità come fonte di energia è uno di questi. Nel 1879 presenta a Berlino la prima locomotiva elettrica al mondo, sviluppa il primo esempio di illuminazione urbana con lampade elettriche e il primo semaforo. Nel 1880 costruisce il primo ascensore e l’anno successivo mette in funzione il primo tram elettrico al mondo. Dopo oltre 200 anni dalla sua nascita, lo spirito pionieristico, l’applicazione concreta dell’ingegno e l’attenzione alla sostenibilità sono l’eredità che von Siemens ha lasciato all’azienda che ancora oggi porta il suo nome.