2018: anno di consolidamento per i costruttori italiani

Il consuntivo di settore del 2018 elaborato dal Centro Studi di Amaplast, l’associazione nazionale aderente a Confindustria che raggruppa circa 170 costruttori di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma, anche sulla base dei dati di commercio estero dell’Istat, mostra che, dopo un 2017 da record - con crescite a due cifre per tutti gli indicatori di settore - il bilancio del 2018 si può considerare ancora positivo.

Infatti, la produzione risulta in ulteriore, seppur modesta, crescita rispetto al massimo storico del 2017, mentre le esportazioni - da sempre volano del comparto - mostrano solo una leggera contrazione.

Tengono bene le importazioni e il mercato interno, quest’ultimo avvantaggiatosi verosimilmente della coda delle misure di sostegno agli investimenti messe in campo nell’ambito della legge di stabilità 2017. Non a caso, nel secondo semestre del 2018 molte aziende costruttrici hanno visto la consistenza del proprio portafogli ordini migliorare.

Peraltro, l’incremento del fatturato da parte delle aziende aderenti ad Amaplast (che rappresentano la realtà più significativa del comparto) risulta superiore a quello medio dell’intero settore, attestandosi al +3,6%.

“Possiamo nel complesso dichiararci soddisfatti dell’anno che si è concluso - dichiara il presidente di Amaplast, Alessandro Grassi (foto a destra) - durante il quale abbiamo consolidato il nostro potenziale e la nostra posizione di preminenza a livello mondiale quali fornitori di tecnologia avanzata, ormai in ottica Industria 4.0”.

“Il 2018, in effetti, potrebbe rivelarsi anche un anno transizione - continua Grassi - perché, al di là della fisiologica ciclicità dell’economia, che porta ad attendersi per il 2019 un’inversione di tendenza degli indicatori, dopo otto anni di parabola ascendente inizia a emergere tra le imprese qualche segnale di preoccupazione circa gli effetti delle nuove politiche di bilancio e l’andamento dell’economia in generale. Questo sia alla luce della rimodulazione degli incentivi fiscali sia del progressivo deterioramento di dinamiche internazionali quali la Brexit e la contrapposizione commerciale Stati Uniti-Cina”.

L’ultima indagine congiunturale svolta da Amaplast tra i propri associati evidenzia, rispetto alla precedente, un minore ottimismo - o una certa prudenza nello sbilanciarsi, a seconda dei punti di vista - riguardo l’andamento degli ordini e del fatturato nel semestre in corso: diminuisce la quota di coloro che si attendono un incremento (ma anche un peggioramento), aumenta quella che prevede stabilità.

 

Destinazioni geografiche e merceologia delle esportazioni

Sul fronte dell’export, l’analisi per macro aree di destinazione delle vendite evidenzia una stagnazione del quadrante europeo, primo storico mercato dei costruttori italiani. Cede leggermente l’ambito UE, a favore del resto d’Europa, in funzione di forniture più consistenti in vari paesi, esclusa però la Russia (importante sbocco) che arretra ancora.

Nel continente americano si rileva la buona prestazione dell’aggregazione Nafta, soprattutto per quanto riguarda il Messico, mentre l’area meridionale perde terreno, a causa soprattutto del trend non soddisfacente dei due mercati principali, Brasile e Argentina.

Poco brillante anche l’andamento delle vendite verso l’Asia, nel cui ambito l’Estremo Oriente mostra una progressione modesta (la notevole crescita dell’India non è stata sufficiente a controbilanciare il calo della Cina) e il Medio Oriente una brusca frenata (a causa del declino di tutti i principali mercati, Arabia Saudita e Iran in primo luogo).

Positiva la performance complessiva dell’Africa, ma, trattandosi di un contesto eterogeneo, occorre quanto meno distinguere tra la fascia mediterranea (con il deciso incremento delle vendite in Marocco, in particolare) e i paesi dell’area subsahariana, che mediamente arretrano in misura significativa, come nel caso del Sudafrica.

Sempre per quanto riguarda le esportazioni, dal punto di vista merceologico mediamente meglio hanno fatto gli impianti per la trasformazione primaria (con l’esclusione delle macchine per espansi) mentre gli ausiliari e gli stampi hanno registrato un andamento più negativo.

 

Iniziative promozionali Amaplast

Sono diverse le iniziative promozionali programmate da Amaplast per i prossimi mesi a favore dell’industria italiana delle macchine per plastica e gomma. In particolare, a livello fieristico, dopo aver annunciato le date della prossima edizione della mostra Plast (Milano, 4-7 maggio 2021, nuovamente nell’ambito di The Innovation Alliance), l’associazione si prepara ad accompagnare numerose aziende a importanti manifestazioni di riferimento, coordinando le collettive nazionali a:

• Plastico Brasil (San Paolo, 25-29 marzo);

• Plastimagen (Città del Messico, 2-5 aprile): in questa occasione, per sostenere ulteriormente il made in Italy di settore in un mercato che negli ultimi anni ha dato molte soddisfazioni ai costruttori italiani, è previsto anche un seminario tecnologico itinerante (Monterrey, Puebla, Città del Messico) sull’applicazione del paradigma “Industria 4.0” in una fabbrica di stampaggio a iniezione;

• Chinaplas (Canton, 21-24 maggio).

 

Inoltre, Amaplast parteciperà con uno stand informativo anche a PlastPrintPack in Nigeria (Lagos, 26-28 marzo) e in Etiopia (Addis Abeba, 9-11 maggio) e Plastpol (Kielce, 28-31 maggio).

Parallelamente, l’associazione e le aziende hanno già iniziato a concentrarsi sul principale appuntamento mondiale del settore, il K 2019, in programma a Düsseldorf dal 16 al 23 ottobre, dove, con quasi 400 espositori italiani, di cui oltre 300 costruttori di macchine e attrezzature, la presenza del nostro paese sarà seconda solo a quella dei padroni di casa tedeschi.