Digitalizzazione ed economia circolare
Due grandi temi che anche l'industria delle materie plastiche sta iniziando ad affrontare concretamente.
Da una parte "innovare digitalmente l’industria”, tematica che coinvolge la produzione e il risparmio energetico (Industria 4.0), la supply chain e la compravendita delle materie prime; dall’altra parte l’economia circolare, secondo cui tutte le risorse vanno impiegate al meglio, in modo che non ci siano sprechi e tutto possa essere riutilizzato o riciclato (Use-Reduce-ReCycle).
In particolare, la digitalizzazione della supply chain rappresenterebbe uno snodo cruciale per l’intero settore perché potrebbe generare sensibili miglioramenti nei processi e nei prodotti offerti. Ci si sta avviando su un percorso che potrebbe condurre a una gestione completamente integrata di approvvigionamenti, produzione e distribuzione, con l’obiettivo di creare un unico ecosistema integrato.
Ma è possibile coniugare due grandi tematiche come la digitalizzazione e l’economia circolare? PlasticFinder attiverà una riflessione in merito nel corso del convegno internazionale Polymers Sourcing and Distribution, organizzato da AMI, in programma a Barcellona dal 13 al 15 maggio.
“Noi di Plasticfinder - sottolinea il CEO Riccardo Parrini - abbiamo fin da subito ritenuto necessario utilizzare il web per aiutare le aziende ad avere un comportamento “circolare”. Abbiamo puntato prima di tutti sul concetto di “Reduce”, ovvero ridurre l’utilizzo di prodotti nuovi, cercando di utilizzare tutto quello che è già stato prodotto. Proprio per questo motivo, la prima applicazione per cui è nato il nostro portale è la possibilità di re-immettere sul mercato eccedenze di magazzino provenienti da tutta la filiera (produttori/distributori/trasformatori) in modo che possano trovare un nuovo impiego”.
“Altro aspetto fondamentale - prosegue Parrini - è quello del “ReCycle”, che tocca l’industria della trasformazione sia per quanto riguarda i suoi sottoprodotti di lavorazione - che se ben gestiti possono essere nuova materia prima per i compounder e altri trasformatori - sia per l’impiego di plastica riciclata come materia prima. Oggi è difficile trovare sul mercato un interlocutore esperto nella distribuzione delle materie plastiche riciclate che possa consigliare e far testare materiali”.
PlasticFinder nel tempo è diventato un vero e proprio punto di riferimento per chi cerca questi materiali riciclati come scaglie di PET, PP, PE-PP, HDPE, PS oltre a tecnopolimeri come ABS, PC, PA, PMMA, PPS ecc.
“Il web ha la capacità di diffondere informazioni in modo semplice e immediato. Per questa ragione ha modificato la nostra vita tutti giorni. Basti pensare al fatto che non si invia più un fax ma un'e-mail. Le vacanze si prenotano su Internet e non più in agenzia. Persino le case si ricercano solo tramite portali web. Insomma, ogni azione quotidiana è sempre più legata ai servizi dati dalla rete web”, riflette ancora Parrini, secondo cui “proprio utilizzando il web tutti possono fin da subito fare qualcosa di concreto per l’economia circolare: mettere in vendita le giacenze di magazzino e i prodotti macinati interni, ad esempio. Per ogni transazione avvenuta con successo, tra l’altro, sarà rilasciato da Plasticfinder un certificato di vantaggio ambientale che attesterà il benefico ambientale conseguito mediante la consegna di un calcolo di LCA. Facendo qualcosa di concreto per l’ambiente, dunque, non solo si può guadagnare, ma si può anche ricevere un certificato che attesti quanto di buono è stato fatto”.
Per iniziare subito a fare qualcosa di concreto per l’economia circolare iscriviti gratuitamente su: www.plasticfinder.it